Shutter Island.1954. L’agente federale Teddy Daniel (** Leonardo DiCaprio ), accompagnato dal nuovo partner Chuck (Mark Ruffalo), si reca su Shutter Island, un’isola situata nel golfo di Boston, per indagare sulla misteriosa sparizione di una pericolosa detenuta**.
L’isola infatti ospita un ospedale psichiatrico in cui sono detenuti numerosi assassini con malattie mentali, individuati rifiutati da tutti gli altri penitenziari per la loro pericolosità e pazzia.
Mentre i 2 agenti investigano sul caso un violento tornado si abbatte sull’isola e interrompe i collegamenti con la terraferma. Teddy e Chuck si ritrovano così prigionieri di Shutter Island, proprio quando le indagini cominciano rivelare le prime stranezze e i primi misteri.
Cosa nasconde Shutter Island?
Tra realtà e immaginazione.
L’ospedale psichiatrico ospita numerosi pazienti/detenuti che, incapaci di mantenere un contatto con la realtà, vivono in un loro mondo immaginario e irreale. Lo stesso Teddy Daniel soffre di allucinazioni e mal di testa. Per questi uomini il confine tra i 2 mondi è inesistente dato che essi vengono, semplicemente, a coincidere.
Oltre a dover distinguere cosa c’è di vero e di falso nelle parole e nei comportamenti dei detenuti i 2 agenti sono ostacolati da un comportamento ostruzionistico e dalle bugie delle guardie, dei medici, degli infermieri e del direttore dell’ospedale psichiatrico. Perchè mai tutte queste perone non dovrebbero collaborare con degli agenti federali? Quali misteri nasconde Shutter Island?
Martin (Scorsese) e Leonardo (DiCaprio).
Shutter Island segna il quarto film dell’attore americano con il regista Martin Scorsese, dopo Gangs of New York _(2002), _The aviator (2004) e The departed (2006).
Tralasciati i panni del poliziotto doppiogiochista, Di Caprio veste quelli di un agente federale deciso a scoprire la verità e a risolvere il caso, vittima tuttavia dei propri fantasmi del passato.
In un crescendo di visioni, ricordi e misteri la trama segue un percorso sempre più angosciante, confusionario e labirintico fino al sorprendente (?) colpo di scena finale.
Shutter Island si rivela così certamente non la pellicola più fortunata della coppia ma comunque ha il merito di generare suspense e dubbi/supposizioni nella mente dello spettatore fino alla fine. E’ quest’ultimo l’ultimo paziente dell’isola, soggetto manipolabile e manipolato dalle innumerevoli ipotesi/realtà (quale quella giusta?) offerte dalla pellicola.
Il confine tra pazzia e normalità d’altronde talvolta appare molto sottile..