A-team, trama e recensione.
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A-team, trama e recensione.

Erano gli anni 80 e in televisione imperversava il Colonnello John “Hannibal” Smith e la sua banda di allegri (e svitati) mercenari. Nel 1987 la serie tv A-team chiudeva i battenti ma dopo molti anni di distanza la stessa era pronta a tonare sul grande schermo con nuovi protagonisti e nuove avventure.

A-team, versione 2010.

L’A-team è composto da 4 membri, tutti soldati delle Forze Speciali targate Use. Dopo anni di onorato servizio i 4, durante una missione nella più recente guerra del Golfo, vengono incastrati per un crimine che non hanno commesso. Cacciati con disonore dall’esercito e sbattuti in una cella di un carcere militare i membri dell’A-team dovranno ripristinare la propria reputazione e il proprio onore e trovare il vero colpevole.

Ma ecco, più in dettaglio, i membri dell’A-team :

  1. Colonnello John “Hannibal” Smith. E’ la mente nonché il capo indiscusso del gruppo. Ama elaborare piani altamente sofisticati per raggiungere i propri obiettivi. Fuma il sigaro.

  2. Tenente Templeton “Sberla” Peck. Grazie al suo fascino è in grado di far cadere ai suoi piedi qualsiasi ragazza. Ha avuto una breve storia con il tenente Charissa Sosa (Jessica Biel), di cui però è ancora innamorato.

  3. Sergente Bosco “P. E. Baracus” Albert. Ama il proprio furgone e odia volare, tant’è che deve essere narcotizzato ogni volta che sale su un aereo. Picchia a destra e manca, in pieno stile Bud Spencer.

  4. Capitano H. M. “Howling Mad” Murdock. E’ considerato un pazzo dagli altri membri del gruppo. Tuttavia è un ottimo pilota, quale che sia l’aeroplano nelle sue mani.

Se hai un problema che nessuno sa risolvere..

Se nell’omonima serie televisiva i membri dell’A-team andavano in soccorso del malcapitato o perseguitato di turno, nella pellicola sono loro stessi a trovarsi nei guai. D’altronde il film narra della nascita e dell’evoluzione dell’A-team, non delle sue successive gesta.

Per l’onore.

Smith,Peck, Albert e Murdock devono salvare il proprio onore da un’accusa infamante e fasulla. Sulla loro strada incontrano amici e nemici, ingaggiando scontri armati nei luoghi più disparati del globo: a Los Angeles, a Francoforte e persino su un carro armato in piena caduta libera da C-130 appena abbattuto.

Ritmi frenetici.

Esplosioni, fughe, sparatorie la fanno quindi da padrone, lasciando lo spettatore pochi attimi di tranquillità. I ritmi della narrazione sono frenetici, i dialoghi sono quasi assenti e lasciano lo spazio per lo più a battute e sketch comici.

L’azione diventa così la vera protagonista della pellicola, senza però rinunciare a mettere in scena anche complotti ed intrighi internazionali. E a mostrare prima la panificazione di un piano e poi la sua realizzazione, ovviamente ben riuscita.