Da PayPal le 10
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Da PayPal le 10 "Pillole" sulla sicurezza per lo shopping online

Da eBay l’eMoney!

Era il lontano 1995 quando al programmatore Pierre Omidyar venne la brillante idea di mettere all’asta il proprio puntatore laser rotto per la modica cifra di 14,83$. Detto fatto l’oggetto andò venduto – potere del web – comprato da un (?) collezionista di puntatori laser rotti.

Da quel giorno Omidyar scoprì una delle verità più importanti del Web, cioè di persone strane ce ne sono a iosa sparse per il mondo e quello che per te può essere un rifiuto, per qualcun altro può essere un oggetto del desiderio: era nato eBay!

Nel giro di appena 2 anni eBay rende ricco quel programmatore e diventa il sito di aste online per eccellenza, tradotto in centinaia di lingue, sul quale è possibile trovare dalle dentiere fine ottocento da collezione ai frigoriferi fino ai polli di gomma.

Inventato il mercato elettronico per antonomasia, bisognava trovare il modo per incentivare lo scambio monetario tra gli utenti in modo semplice, immediato e trasparente: la lunga ricerca del management di eBay trovò pace quando, capendone il forte potenziale, si fece amica – fagocitò sarebbe il termine più adatto – PayPal, istituto di credito lussemburghese di pagamento online, divenuto per molti uno standard “de facto” per i pagamenti nella rete.

Grazie a PayPal qualsiasi azienda o privato che dispone di un semplicissimo indirizzo eMail può ricevere ed inviare pagamenti in sicurezza e facilità. I soldi “fisici” presenti in carte di credito, prepagate o conti bancari possono così essere trasferiti tra compratori e venditori tramite un sistema interno sicuro e senza dover far passare – la maggior parte delle volte in chiaro – numeri di conti bancari o di carte di credito, esposti  al rischio di intercettazioni malandrine.

Sicurezza, innanzi tutto

Che lo shopping online sia un bene per tutta la società lo si sa: oltre a far incontrare domanda e offerta – quasi – gratuitamente, permette la nascita di business altrimenti impraticabili, ed è per questo che anche l’Unione Europea e di conseguenza anche l’Italia a inizio millennio hanno legiferato in materia di privacy e diritti dei consumatori.

Proprio per attirare sempre più utenti della rete, PayPal ha recentemente steso un decalogo delle “pillole di sicurezza” che ogni utente – e potenziale compratore – dovrebbe conoscere per comprare online in tutta sicurezza.

Vediamole insieme:

Assicurati che i siti web su cui navighi siano sicuri – quando si naviga sul Web il protocollo utilizzato è l’http, che trasmette in chiaro i dati che inviamo a motori di ricerca e tramite form. Per evitare intercettazioni indesiderate di dati privati e sensibili viene implementato il sistema SSL tramite il protocollo https. Il modo più semplice per accertarsene? Prima di inviare dati riguardanti indirizzi, codici bancari o di carte di credito assicuratevi sempre che davanti al nome della pagina nella barra degli indirizzi ci sia la sigla https:\…

  1. Non condividere i tuoi dati finanziari con chi vende – Inviare dati finanziari come il numero di carta di credito, la data di scadenza ed il codice di sicurezza è pericoloso, sia a causa di eventuali intercettazioni indesiderate, sia per non ritrovarsi inaspettati “rincari” sul costo della merce acquistata.

  2. Scegli password univoche e difficili da indovinare per i tuoi conti online – Lo so, oggi giorno abbiamo 1000 account e altrettante migliaia di password da ricordare e per questo si tende a usare sempre la stessa combinazione di username e password per semplicità. Consiglio spassionato: se usate sia per il vostro profilo di Facebook e per la casella eMail la password “123456” è perdonabile, ma quando si parla di soldi forse è meglio fare uno sforzo mentale, non trovate?

  3. Controlla che siano usati avanzati sistemi antifrode contro il furto d’identità – vedasi punto 1.

  4. Cerca metodi di pagamento che offrano protezione per i tuoi acquisti – la quarta regola è un “tirare acqua al proprio mulino”, ma del resto anche PayPal ha ragione, per stare sul sicuro è meglio scegliere metodi di pagamento sicuri e soprattutto tracciabili – oltre a PayPal vanno bene anche carta di credito, bonifico, ecc – in questo modo anche in caso di frodi correre ai ripari è un operazione trasparenze e tutelata per termini di legge.

  1. Verifica l’affidabilità del venditore prima dell’acquisto – comprare online è tante volte un “incontro al buio”: si compra merce vista solo in foto, da un venditore di cui non si conoscono altro che le generalità, confidando della sua onestà. Per stare sul sicuro è meglio scegliere siti che offrono, oltre a foto, descrizioni e informazioni su spedizione e pagamento, le opinioni di altri utenti o la possibilità di feedback sugli acquisti fatti.

  2. Assicurati che il venditore preveda resi sulla merce e diritto di recesso – tra le tante regole del nostrano “codice del consumo” è data grande importanza al “diritto di recesso”, cioè il diritto del consumatore di “pentirsi” del proprio acquisto e riconsegnare il tutto al venditore, ritornando i possesso dei quattrini sborsati. Tale diritto di norma può essere esercitato fino a 10 giorni dall’arrivo della merce, ma è buona regola conoscere prassi e regole applicate dal venditore.

  3. Impara a conoscere il phishing e a difenderti – Mai, mai, mai fidarsi di eMail mandate da presunte banche, poste, associazioni caritatevoli o scout che vogliono aprire un business di biscotti online! Se ricevete messaggi di questo tipo non cliccate MAI sui link presenti in essi. Se volete sincerarvi dello stato del vostro conto bancario e simili piuttosto scrivete l’indirizzo della vostra banca “a mano” o cercatelo tramite motore di ricerca.

  1. Utilizza software e browser aggiornati – sembra una cosa scontata, ma ancora oggi si sta cercando di combattere a suon di slogan e campagne pubblicitarie l’uso di browser – come IE6 – ormai vecchi e superati, i cui bug vengono sfruttati per truffe e frodi online. È importante che i browser usati siano aggiornati e che siano dotati di filtri anti-phishing. Condire il tutto con un buon antivirus!

  2. Controlla regolarmente lo storico dei movimenti per rilevare eventuali attività sospette– come da punto è buona norma controllare entrate ed uscite periodicamente, sia per gli spendaccioni incalliti dalla strisciata facile, sia per individuare sul nascere l’opera di qualche malintenzionate entrato proditoriamente in possesso dei vostri dati finanziari.

Se seguirete questi 10 “comandamenti” nel 99% dei casi la vostra esperienza di iBuyer non riserverà brutte sorprese, dulcis in fundo: applicate il buon senso, vi assicuro che vi salverà le che in più di un occasione. Buono shopping!