Dopo aver parlato nella prima parte dell’HD e delle offerte per l’Alta Definizione proposte dei provider Internet nostrani, diamo un occhiata a cosa offre il panorama HD su digitale terrestre e satellite.
Digitale Terrestre
Chi non ha ancora sentito parlare di digitale terrestre, decoder e switch-off alzi la mano!
L’Italia intera sta gradualmente passando al digitale terrestre, bisogna farlo e si sta facendo. La buona notizia è che sul digitale terrestre, al contrario della stravetusta trasmissione analogica, è possibile trasmettere canali in alta definizione. L’altrettanto buona notizia è che una parte di questi canali HD viene trasmessa in chiaro – leggasi gratis. Tra questi si annoverano il palinsesto di Rai HD, affiancato dall’eterno antagonista Mediaset, coi canali tradizionali Canale 5, Rete 4 e Italia 1, portati all’HD per l’occasione.
A braccetto con le trasmissioni in chiaro viaggiano quelle criptate, che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento. Dall’offerta in Alta Definizione proposta da Mediaset Premium coi canali di Premium Calcio HD e Premium Cinema HD, si affiancano le proposte di altri network come il servizio “low cost” messo a disposizione da Europa7.
Ma allora il digitale terrestre è la soluzione ai problemi delle trasmissioni in HD? Nì!
Innanzitutto è necessario dotarsi di un decoder per il digitale terrestre abilitato alla decodifica HD, con buona pace di tutti quegli early-adopters che hanno comprato un decoder Dvb-T – stand-alone o integrato nel televisore.
Inoltre se da una parte il digitale terrestre permette la messa in onda di una grande quantità di canali sulle stesse frequenze dell’analogico, dall’altra, il proliferare di trasmissioni – quantità – ne limita la larghezza di banda – qualità.
Come abbiamo già visto per l’IpTV, la trasmissione di contenuti in alta definizione richiede uno “spazio” maggiore rispetto a quello necessario per trasmettere i programmi standard, perciò proporre molti canali in alta definizione diventa un investimento “rischioso” per gli operatori, che al momento prediligono la quantità – offrire più canali standard per acquisire più clienti – piuttosto che la qualità.
Ciliegina sulla torta: ad oggi la copertura offerta dal digitale terrestre è ancora instabile e poco diffusa, anche se questi problemi verranno – si spera – ovviati entro lo switch-off definitivo previsto per fine 2012.
Satellite
In Italia satellite è sinonimo di Sky.
Lo squalo – scherzoso soprannome affibbiato al rampante Rupert Murdoch – è stato il primo ad investire sull’alta definizione in Italia e nel 2005, forte di una larghezza di banda senza uguali garantita dalla trasmissione satellitare, Murdoch lancia Sky HD.
Dal 2005 a oggi l’offerta di Sky per l’alta definizione ha portato alla nascita di ben 23 canali in alta definizione – che diventeranno 30 a fine anno – tra cui si annoverano documentari, fiction, sport e film in HD.
I requisiti delle trasmissioni satellitari li sappiamo già, ma oltre alla parabola è necessario dotarsi di un decoder HD – nella fattispecie Sky HD o MySky HD – fornito in comodato d’uso da Sky.
Tiriamo le somme
Riassumendo quanto visto in questi due articoletti emerge che senza ombra di dubbio la migliore offerta in alta definizione per comodità, quantità/qualità dei canali e copertura territoriale è quella di Sky, dall’altro lato della medaglia troviamo un prezzo non proprio popolare– ma che varia a seconda dell’abbonamento – considerando anche la manodopera necessaria per installare parabola e cavi ad hoc.
L’offerta del digitale terrestre risente della gioventù del servizio sia per il numero che per la qualità delle trasmissioni disponibili. Con buona probabilità diventerà la piattaforma sulla quale si diffonderà l’alta definizione, benché al momento investire in questa tecnologia può riservare qualche brutta sorpresa agli utenti.
Ultima ma non meno importante, l’IpTV propone la soluzione meno “invasiva” – al pari del digitale terrestre – dato che le trasmissioni passano attraverso le linee telefoniche che portano Internet in casa nostra. Oltre alle trasmissioni in HD consente all’utente di utilizzare di servizi Internet dedicati, ma come contro ha una bassa quantità di canali con qualità a volte altalenante oltre ad una diffusione che va di pari passo col digital divide. Buona Visione
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