In questi giorni di afa e caldo molti imolesi fanno il bagno nel Santerno, il fiume della città. Lo stesso accade nel fine settimana quando molti cercano un po di refrigerio non al mare o in villeggiatura ma nel corso d’acqua vicino a casa.
In realtà sul fiume anche quest’anno vige il divieto di balneazione. Il motivo è presto detto: la concentrazione di batteri nell’acqua è sopra ogni livello di guardia. Niente sostanze pericolose o inquinanti quindi ma la presenza, in quantità elevate, di batteri che possono causare infezioni a quanti hanno ferito aperte e disturbi gastrointestinali. Sopratutto nei bambini.
Il divieto in realtà non è la prima volta che viene diramato, sono infatti oltre vent’anni che il corso d’acqua non supera le prove di laboratorio a ridosso della bella stagione. Ma i bagnanti il più delle volte non lo rispettano. Quest’anno lo stop è arrivato con 4 settimane di ritardo rispetto al 2009 dato che la portata d’acqua si è rivelata maggiore rispetto alle passate estati.
La chiave per consentire la balneazione o meno è la concentrazione di ossigeno nel fiume. Una maggior quantità di ossigeno consente al Santerno di disinfettarsi dei batteri. Ma d’estate la portata dell’acqua è minore, minore è l’ossigeno e quindi è più alta la concentrazione di batteri. A ciò si giungono i prelievi non autorizzati e la proliferazione delle alghe che, per loro natura, consumano l’ossigeno presente nell’acqua.