Giustizia privata, trama e recensione.
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Giustizia privata, trama e recensione.

Duplice omicidio.Philadelphia. Clyde Shelton (** Gerard Butler**) è un ingegnere meccanico della CIA che ha abbandonato il proprio lavoro per dedicarsi interamente alla propria famiglia.  La sua vita apparentemente è perfetta: ha una moglie che ama e una figlia che adora. Ma improvvisamente una sera 2 malviventi si introducono a casa sua e le uccidono sotto i suoi occhi.

Clyde ha visto e riconosciuto perfettamente i 2 criminali ma il processo non avrà mai inizio: il pubblico ministero Nick Rice patteggia una pena più leggera pur di vincere la causa e allungare la sua striscia positiva di cause vinte. Per Clyde, profondamente scontento per un simile comportamento, è ora di farsi giustizia da solo..

Se la Giustizia non funziona..

Venire a patti con i criminali, commettere errori giudiziari e lasciare a piede libero efferati assassini. La giustizia americana, a detta della pellicola, proprio non funziona. Ad accorgersene, a suo malgrado,  anche l’onesto ed irreprensibile cittadino Clyde Shelton.

Un ambizioso procuratore distrettuale, interessato più alla propria carriera che a fare giustizia, distrugge così la vita del nostro protagonista, deluso sia per l’esito del processo sia per l’imperfezione dell’intero sistema giudiziario. Il sistema è ingiusto e sbagliato e per Clyde è giunta l’ora che “qualcuno”  lo faccia notare.

Da vittima a carnefice.

Clyde si trasforma così in uno spietato assassino, in lotta contro tutti e contro tutto: il procuratore distrettuale senza scrupoli, il sistema giudiziario, l’intera città di Philadelphia.

La sua è comunque una vendetta programmata, fredda, inserita in un piano che intende anche far riflettere le proprie vittime. Clyde è intelligente, astuto e può disporre di molto denaro e di tecnologie sofisticate. Incastrarlo (ma sopratutto fermarlo) non sarà facile.

Una questione anche personale.

Ed è proprio Nick l’uomo chiamato a fermare Clyde, in una lotta a 2 senza esclusioni di colpi e senza limiti. D’altronde non è stato lui a voler patteggiare? E proprio lui, più di ogni altro, ha bisogno di una “lezione”…