Francia, le espulsioni e il divieto di portare il burqa scatenano le polemiche.
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Francia, le espulsioni e il divieto di portare il burqa scatenano le polemiche.

E’ scontro aperto tra la Francia di Nicolas Sarkozy e l’‘Unione Europea. Prima l’apertura di una procedura d’infrazione contro Parigi per i rimpatri dei rom da parte del Commissario europeo alla Giustizia Viviane Reding, poi  la replica del Governo francese, che bolla le critiche del commissario alla propria politica come “inaccettabili”.

Oggetto della contesa le espulsioni dei rom da parte del Governo Francese, espulsioni che dalle parti di Bruxelles sembrano violare il divieto di discriminare sulla base delle origini etniche,uno dei valori si cui basa la stessa Unione Europea.

A scatenare le polemiche una circolare del ministero degli interni francese datata 5 agosto, prima tenuta nascosta poi sostituita con una più “politically correct” il 13 settembre scorso. La prima versione infatti prendeva espressamente di mira i rom per le espulsioni.

La procedura di infrazione contro la Francia è stata così avviata su 2 fronti: da una parte per applicazione discriminatoria della direttiva sulla libera circolazione dei cittadini e dall’altra per la mancata trasposizione di tali norme europee nella legislazione francese.

Da Parigi giunge poi la notizia dell’approvazione in via definitiva della legge che proibisce alle donne islamiche di indossare il velo integrale nei luoghi pubblici. La Francia diventa così il primo paese europeo dotato di una simile normativa, dato che in Belgio una misura simile non entrerà in vigore prima della primavera del 2011.

Il divieto entrerà in vigore entro i prossimi  6 mesi se la legge riuscirà a passare l’esame dei giudici costituzionali. La normativa prevede una multa di 150 euro o in alternativa la frequentazione di uno stage di educazione civica per le donne che insisteranno ad indossare il velo integrale. Chiunque invece le obblighi rischierà un anno di carcere e 30.000 euro di multa.

Le donne che insisteranno a indossare il burqa o il niqab dovranno pagare una multa di 150 euro, o seguire uno stage di “educazione civica”. Chiunque invece obblighi una donna a coprirsi completamente rischierà un anno di carcere e 30 mila euro di multa.

Il testo comunque non menziona esplicitamente il velo integrale, bensì la dissimulazione del volto nei luoghi pubblici. Tra quest’ultimi sono compresi strade, piazze e i luoghi aperti al pubblico (come negozi, bar, ristoranti e parchi) o comunque destinati a un servizio pubblico (come scuole, ospedali e uffici).