Di emergenza in emergenza. Dopo il maremoto in Giappone una nuova catastrofe colpisce il mondo, questa volta il sud degli Stati Uniti.
Stati come l’Alabama, il Tennessee, il Mississippi, la Georgia, la Virginia e l’Arkansas, dopo una notte di terrore che ha lasciato sul terreno una lunga scia di morte e di distruzione, si sono risvegliati increduli.
Le vittime sono più di 250 mentre innumerevoli strade ed intere città sono state letteralmente rase al suolo. Si temono centinaia di persone ancora intrappolate tra le macerie e in attesa di soccorsi mente quasi 350 mila cittadini sono rimasti senza l’energia elettrica.
Tutta colpa di un tornado dalla forza spaventosa che ha sorpreso per la sua violenza e distruttività mentre per Stati come la Georgia, il North Carolina, la Virginia e perfino parti dello Stato di New York il servizio metereologico nazionale ha diramato un nuovo preoccupante allarme.
Lo Stato più colpito risulta l’Alabama, con almeno 184 morti accertati. Qui nella giornata di oggi, si recherà lo stesso presidente americano Barack Obama, reduce dalle nuove polemiche sulle sua cittadinanza (tanto da dover pubblicare sul sito della Casa Bianca il suo certificato di nascita in modo da zittire una volta per tutte ogni sospetto).
Mentre Obama ha dichiarato lo stato d’emergenza ed ha disposto l’invio degli aiuti federali il governatore del Mississippi Haley Barbour ha lanciato una grande campagna di soccorso. Il bilancio d’altronde è del tutto provvisorio.