Avrete sicuramente sentito parlare del recente disastro del PlayStation Network(PSN): il 20 aprile Sony ha disattivato “in toto” il servizio online offerto dalla piattaforma di PSN a causa di un’intrusione informatica lasciando con un palmo di naso gli utenti che dipendono dai servizi per: giocare (ai videogiochi che richiedono l’attivazione su internet), scaricare musica, vedere film e telefilm e giocare online in multi-player.
Tutto questo perché alcuni malintenzionati – c’è chi ha puntato il dito, in torto, sull’hacker GeoHot, che recentemente ha avuto qualche “contenzioso” con la casa nipponica – si sono introdotti nel sistema accedendo – e potenzialmente rubandoli – ai dati dei 77 milioni di utenti PSN che nel sistema conservavano dati personali oltre a password e login.
Il totale shutdown della piattaforma da parte di Sony è un po’ come “chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati”, ma almeno va riconosciuta la presa di coscienza – monetaria – che il lasciare aperta qualche altra porta ai malintenzionati avrebbe potuto comportare.
Sony, dopo la chiusura e senza dare troppe spiegazioni sull’accaduto e sull’entità del danno, ha diramato un comunicato ufficiale agli utenti in cui li consiglia caldamente di controllare eventuali traffici “insoliti” sulla proprie carte di credito, pur affermando l’assoluta sicurezza del proprio sistema di cifratura dei codici – commento personale: se è dello stesso livello di quello del network, ci sarà da ridere.
Commenti a parte, per tutti gli utenti del PSN sarebbe consigliato:
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Controllate se si è usata una carta di credito sul PSN, tenendone d’occhio i movimenti o eventualmente bloccandola (non abboccate ad eventuali email/messaggi/comunicazioni fasulle provenienti da Sony o qual-dir-si-voglia personaggio, che vi chiede di confermare numeri di carta o il codice di sicurezza);
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Cambiate qualsiasi coppia di dati login/password che è anche solo minimamente correlata a quelle usate per il PSN.
Come al solito utente avvisato… col beneplacito di mamma Sony.