Shuttle Endeavour, slitta (nuovamente) l'ultimo viaggio.
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Shuttle Endeavour, slitta (nuovamente) l'ultimo viaggio.

Problemi tecnici. Di nuovo. Lo Shuttle Endeavour, già posizionato sulla rampa di lancio del centro spaziale di Cape Canaveral, rimarrà ancora a terra, almeno fino alla fine della prossima settimana.

Dopo un primo stop a sole 3 ore dal lancio, programmato inizialmente per le 3.47 dello scorso venerdì 29 aprile,  il volo è stato rimandato di altri 3 giorni. Ma il problema che assilla l’Endeavour non è stato ancora del tutto risolto.

Il guasto che ha causato i ripetuti rinvi è da rintracciare negli alimentatori supplementari della navicella. Questi (denominati anche APU, Auxilary Power Unity) generalmente si trovano sugli aeremobili con lo scopo di fornire loro l’energia necessaria per mettere in funzione i motori principali. Lo Shuttle non fa eccezione e a bordo sono installate, per maggior sicurezza, 3 unità (una in realtà sarebbe già più che sufficiente).

Sullo Shuttle tuttavia le APU vengono utilizzate per un ‘altra funzione, quella di mantenere in pressione l’olio del sistema idraulico che muove le superfici di governo del velivolo, come il timone o gli alettoni. Sono quindi fondamentali nella fase di lancio e in quella di rientro e di atterraggio della navicella.

Agli astronauti incaricati della missione (tra questi anche il nostro Roberto Vittori) non è rimasto che altro che tornare sui propri passi e rientrare allo Space Center di Houston per alcuni giorni di addestramento supplementare.

Per lo Shuttle Endeavour, uno delle ultime 2 navicelle superstiti ed operative assieme all’Atlantis, si tratta dell’ultimo volo nello spazio prima di andare definitamente in pensione. Il sistema di trasporto basato sullo Shuttle infatti chiuderà i battenti  il prossimo giugno con l’ultima missione dello Shuttle Atlantis e dovrebbe essere sostituito da una nuova generazione di veicoli spaziali nell’ambito del cosiddetto Programma Constellation (programma però accantonato per i suoi costi proibitivi).