Italia estromessa dal Fondo contro Aids, Malaria e Tubercolosi perchè non ha versato i soldi per il 2009 e il 2010.
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Italia estromessa dal Fondo contro Aids, Malaria e Tubercolosi perchè non ha versato i soldi per il 2009 e il 2010.

Era il 2009, in occasione del G8 all’Aquila, quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a chi gli chiedeva dei ritardi del nostro paese nei versamenti sul Fondo globale per la lotta contro Aids, malaria e tubercolosi rispondeva così. “Il nostro Paese – disse – è in leggero ritardo nel versare i soldi al Global Fund, ma entro il prossimo mese verseremo 130 milioni di dollari a cui ne aggiungeremo altri 30″.

Ma così non è stato, e poichè morasa nei pagamenti per ben 2 anni ( non sono stati versati né i 160 milioni di dollari annunciati da Berlusconi per il 2009, né i 183 milioni per il 2010 ) l’Italia ha dovuto lasciare il suo posto nel consiglio di amministrazione del Fondo in favore della Francia.

E dire che l’organizzazione, con sede a Ginevra che si occupa di raccogliere e distribuire risorse per prevenire queste tre malattie con oltre 600 progetti in 140 paesi del mondo aveva visto come promotore proprio l’Italia in occasione del G8 di Genova.

La cosa peggiore, aggiunge Stefan Emblad, responsabile della gestione delle risorse del Fondo, è che l’Italia non è riuscita a fare nessuna promessa per il periodo 2011-2013.

Tanto per cambiare, siamo di fronte all’ennesima figuraccia del nostro Paese. Per dare un’idea della mancanza del nostro paese, con circa 100 milioni di dollari (67 milioni di euro circa) il Fondo Globale può finanziare programmi annuali in cui fornisce farmaci antiretrovirali a 92mila persone affetta da Hiv, prevenendo 10mila morti l’anno, fornisce profilassi a 13mila donne sieropositive incinta per evitare la trasmissione madre-figlio, distribuisce oltre due milioni di zanzariere per proteggere le famiglie dalla malaria, medicine per oltre un milione di malati di malaria e cure per 83mila persone malate di tubercolosi.