Era inevitabile: con la massificazione di smartphone, tablet e qualsiasi altra chincaglieria portatile, gli utenti sono diventati sempre più affamati di connessioni wireless mobili (UMTS, EDGE, 3G, ovviamente non WiFi); dall’altra parte della barricata ci sono gli operatori di settore (TIM, WIND e Vodafone in primis) che, altrettanto inevitabilmente, ne approfittano a piene mani.
Stretta la banda, larga la via…
In un mondo sempre più mobile, dinamico e dove la maggior parte dei contenuti e delle conversazioni avviene su Internet, è palese la necessità di un unico, fondamentale elemento: la connettività, che a sua volta è declinata, nei termini di quantità e qualità, in funzione della banda messa a disposizione da chi fornisce servizi mobili.
Per chiarire, non intendo la necessità di una “banda larga”, cioè di una connessione abbastanza ampia da permettermi di scaricare musica e filmati in fretta, ma al contrario della disponibilità economica di avere una connessione mobile che permetta di fruire dei servizi messi a disposizione.
Mi spiego meglio.
Benché esistano già piani tariffari offerti dai principali – ma anche dai secondari – operatori telefonici, questi sono ben lungi dal rassomigliare alla cara vecchia connessione ADSL “a forfait” di casa.
La differenza? Semplice, una connessione forfetaria prevede il pagamento di un importo fisso mensile (bimestrale, trimestrale, ecc…) per avere una connessione attiva 24/7 ad una certa velocità (7 o 20 Mbits di norma).
Al contrario, benché tecnologia ed economia lo permettano, nessun operatore mobile italiano ha ancora proposto un piano tariffario a forfait per le connessioni internet mobile, a oggi si possono scegliere solo tariffazioni a “peso” – in base ai byte scaricati – o a tempo.
Un bel freno nel morso dello sviluppo tecnologico mobile.
Onavo ti da una mano
Aspettando speranzosi l’arrivo di piani di internet mobile forfetari da parte degli operatori, viene in nostro soccorso una nuova applicazione per iPhone ed iPad (3G): Onavo.
Il principio di base è semplicissimo: Onavo non fa altro che mettersi tra noi ed il sito che c’interessa visitare, comprimendo i dati e permettendoci di risparmiare byte e (indirettamente) tempo.
Quando accediamo ad Internet attraverso i nostri iDevice, Onavo realizza una connessione con i propri server, attraverso i quali passerà il nostro traffico che, sia in andata che in ritorno verrà compresso, col risultato di permettere una visualizzazione dei contenuti più veloce, con una minore quantità di byte scaricati.
Onavo – l’omonima società dietro al servizio – afferma che il proprio gioiellino possa arrivare a comprimere il nostro traffico fino alla “fantasmagorica” percentuale del 80%. Calcolatrice alla mano, se per un’ora di connessione passata tra pagine web ed una lunga scorrazzata su Facebook avremmo un peso complessivo, in byte scaricati, di 10MB, tramite Onavo potremmo arrivare a doverne scaricare solo 2 di quei 10, grazie alla compressione.
Purtroppo al momento Onavo è dispobile gratuitamente solo per iPhone ed iPad, ma i progettisti dell’applicazione stanno lavorando sia ad una versione per Android, sia al supporto per i servizi di VoIP (come Skype) e di streaming video (come YouTube).
Benché il servizio sia realizzato tramite una VPN (criptata) con relativo certificato, non ho personalmente – smentitemi se sbaglio – individuato alcun riferimento a “come” i dati che facciamo transitare sui server di Onavo siano trattati (ripeto, benché criptati): se li tengono? Li buttano? Onavo ci fa ricerche di mercato? Non si sa.
Ad ogni modo l’applicazione rimane un ottimo strumento per velocizzare e rendere un po’ più economiche le nostre connessioni mobili a Internet, i cui risparmi sono monitorabili dal pannello di Onavo, che riporta l’uso, la compressione e le percentuali di byte salvati.