Catturato Ratko Mladic,
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Catturato Ratko Mladic, "il boia" di Srebrenica.

Dopo 15 anni di latitanza è stato catturato ed arrestato Ratko Mladic, detto “il boia” di Srebrenica. Mladic, l’ex capo militare dei serbi di Bosnia, era latitante dal 96, quando fece perdere le sue tracce dopo essere stato accusato di genocidio, crimini contro l’umanità e violazione delle leggi di guerra nell’assedio di Sarajevo e nel massacro di Srebrenica dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia.

Ratko Mladic è stato arrestato dalla polizia serba grazie ad una segnalazione anonima in un villaggio a 80 km da Belgrado,  in una semplice casa di proprietà di un suo parente. L’operazione, scattata all’alba, non ha richiesto l’uso delle armi o il ricorso alla violenza : l’ex militare infatti si è consegnato senza opporre resistenza. Mladic avrebbe passato i suoi lunghi anni di latitanza tra Bosnia e Serbia, vivendo sotto falsa identità e con l’aiuto e la protezione di compiacenti ex membri delle forze militari serbe di Bosnia o dell’esercito jugoslavo.

Ora, dopo la cattura e l’arresto, è già in corso la procedura per l’estradizione verso il Tribunale penale internazionale dell’Aja ma questa potrebbe richiedere  anche una settimana. Nel frattempo l’alto rappresentante per la politica Estera dell’Ue Catherine Ashton e il presidente americano Barack Obama hanno già sollecito il trasferimento dell’ex generale.

Ratko Mladic venne nominato generale nell’armata popolare di Jugoslavia, durante le guerre che portarono alla dissoluzione della Jugoslavia. Successivamente divenne comandante delle forze armate in Croazia e durante la guerra in Bosnia il capo di Stato Maggiore dell’esercito della Repubblica Serba di Bosnia-Erzegovina.

Nei 3 anni successivi le sue truppe si resero responsabili di efferati crimini come stupri di massi, massacri e deportazioni (2 milioni e mezzo di persone furono cacciate dalle loro terre e dalle loro case).

Con Mladic ricomparvero in Europa campi di concentramento e folli progetti di pulizia etnica, scomparsi dal vecchio continente dai tempi della seconda guerra mondiale. Le sue truppe si resero responsabili del massacro di Srebrenica, città nella quale avvenne lo sterminio di più di 8.000 bosniaci musulmani, per lo più più uomini e adolescenti. Uccisi e poi sepolti in grandi fosse comuni. In virtù di quella brutale carneficina Ratko Mladic acquistò il soprannome di “boia di Srebrenica”.

Mladic, assieme a Goran Hadzic, l’ex capo politico dei serbi di Croazia, era dei due ultimi criminali di guerra serbi ancora latitanti e richiesti dal Tribunale penale internazionale dell’Aja (Tpi). Il suo arresto era una condizione imprescindibile per l’ingresso della Serbia nell’UE.