Dal 1 luglio chiunque si recherà presso un cinema o un teatro potrà trovare una grossa novità. Un decreto del Ministero degli Interni (più volte prorogato, ma ormai di prossima scadenza) prevede infatti che dal prossimo 1 luglio, tutti i luoghi aperti al pubblico, dove si effettuano attività di intrattenimento e spettacolo, debbano dotarsi di personale addetto ai servizi di controllo. In sostanza buttafuori e/o guardie private.
Per poter svolgere queste mansioni occorrerà frequentare specifici corsi che dipendono dalla prefettura competente per il territorio e iscriversi ad un apposito albo. I cinema insomma dovranno attrezzarsi di personale qualificato o in alternativa istruire appositamente i propri dipendenti.
La misura ha scatenato le proteste dei cinema di tutta Italia, alle prese con una possibile impennata dei costi di gestione e pronti a chiudere a tempo indeterminato qualora la situazione non cambi. Le soluzioni comunque sono già dietro l’angolo : o una rapida modifica del decreto che sia in grado di escludere cinema e teatri o un’ulteriore proroga che consenta l’approvazione di un adeguato strumento legislativo.
D’altronde la norma sembra creata più che per cinema o teatri per discoteche o stadi, luoghi dove più facilmente si possono creare episodi di violenza in grado di mettere in pericolo l’incolumità degli spettatori.