Colpa dei cetrioli spagnoli. No colpa di quelli olandesi. La causa dell’epidemia che per settimane ha terrorizzato i consumatori di mezza europa e ha provocato almeno 37 morti (36 dei quali di cittadinanza tedesca) ha finalmente un nome.
Tutta colpa di germogli di diversi legumi prodotti da un’azienda biologica della Bassa Sassonia, la Bienenbuettel Gaertnerhof. Quest’ultima ora è stata chiusa e tutti i suoi prodotti saranno ritirati dal mercato. La Germania di conseguenza ha dichiarato il cessato allarme sul consumo di cetrioli, insalate e pomodori crudi.
Per capire la causa dell’epidemia ci sono volute 5 settimane. Le autorità dapprima si sono rivolte agli infettati. Le testimonianze di quest’ultimi si sono rivelate tutte concordi su un punto: chi si è ammalato ha mangiato in maniera considerevole piatti a base di verdure. Tra queste quindi anche i famigerati germogli, particolare da molti dimenticato.
Ulteriori ricerche hanno poi rivelato che le persone infettate si sono servite al buffet dell’insalata del ristorante. A quel punto scoprire la causa dell’epidemia è stato facile: contattati i vari ristoranti si è scoperto che 2 di questi (un golfhotel situato a Lueneburg e un ristorante di Lubecca) avevano tra i propri fornitori l’azienda agricola in questione. In entrambi i luoghi si erano registrati casi di infezione.
La verifica dei locali serviti dall’azienda ha infine confermato la validità della pista seguita dalle autorità.
Scoperta la causa dell’epidemia ora si dovrà capire l’origine della contaminazione dei germogli. Quello che è certo comunque è il fatto che l’epidemia abbia causato una vera e proprio psicosi, tra crolli dei consumi e blocchi delle importazioni.