Dalla giornata di domani il vecchio satellite Uars della Nasa (Upper Atmosphere Research Satellite, utilizzato in passato per raccogliere informazioni sulla fascia di ozono che protegge la Terra) rientrerà nell’atmosfera terrestre.
L’ingresso del satellite nella nostra atmosfera provocherà la sua autodistruzione ma alcuni suoi componenti (26 all’incirca) potrebbero comunque cadere al suolo.
Circa il luogo dell ‘impatto le simulazioni compiute hanno individuato, tra i possibili “bersagli” dei componenti del satellite, anche il Nord Italia, più precisamente un’area di 200 km che comprende Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Liguria ed Emilia Romagna.
L’area sarà ristretta di ora in ora, nel frattempo sono state individuate 2 possibili traiettorie che interessano l’Italia e 2 finestre temporali in cui potrebbero cadere al suolo i frammenti, ossia tra le 21,25 e le 22,03 di domani e le 3,34 e le 4,12 di sabato. La probabilità che ad essere colpito sia proprio il nostro paese è comunque molto bassa, appena dello 0,9%.
I frammenti potrebbero pesare dai 158 chili ai 6 etti (l’intero satellite pesa 5.000 chili) ma al momento non è possibile stabilire esattamente natura e peso dei detriti che cadranno al suolo.
Non è stata ordinata nessuna evacuazione di massa (d’altronde la possibilità che un detrito colpisca una persona è molto bassa), in ogni caso chi lo desidera potrà seguire alcuni semplici suggerimenti : evitare i luoghi aperti nelle finestre di caduta, evitare i piani alti degli edifici e mettersi sotto le architravi o nelle zone ad angolo delle proprie abitazioni e non al centro dei solai.