E’ di 17 morti il bilancio del terremoto che ha colpito ieri mattina, per la seconda volta in 10 giorni, la provincia di Modena, provocando danni e paura in tutto il nord Italia. Le vittime sono concentrate per la maggior parte in 4 comuni : 5 morti a Mirandola, 4 a Medolla, 3 a San Felice sul Panaro e Cavezzo. Una persona è deceduta anche a Concordia e a Rovereto di Rovi.
Ancora una volta sono diversi i lavoratori (ben 13) che hanno perso la vita nel crollo dei capannoni industriali in cui stavano lavorando mentre a Rovereto di Rovi è morto il parroco, don Ivan Martini, 65 anni, travolto da una trave della chiesa di Santa Caterina. L’uomo è stato sorpreso dal terremoto all’interno dell’edificio mentre stava cercando di portare in salvo la statua della Madonna.
Non risulta più alcun disperso (una donna è stata estratta viva dalle macerie a Cavezzo dopo 12 ore) mentre aumentano il numero degli sfollati (oltre 8mila, che si vanno aggiungere ai 6mila del primo terremoto del 20 maggio) e dei feriti (ben 350, di cui diversi quelli in gravi condizioni).
Il sisma ha interessato la zona già duramente colpita dal terremoto di 10 giorni fà, lasciando dietro di se una nuova terrificante scia di morte e distruzione, tra capannoni sventrati e case rase al suolo.
A Cavezzo, secondo le segnalazioni postate su Twitter, tre quarti del paese è crollato mentre il patrimonio artistico locale ha registrato ulteriori gravi danni. A Mirandola è crollato il duomo mentre a Finale Emilia hanno ceduto altre parti della rocca.
L’epicentro del terremoto è stato registrato tra i comuni di Carpi, Medolla e Mirandola. La provincia modenese è stata colpita ieri da una serie di scosse fin dal mattino: la prima alle 9 circa, con magnitudo 5.8, replicata alle 10.24, alle 11.50 e alle 12.56. Le scosse sono poi proseguite per tutto il pomeriggio e in serata.
Il sisma è stato avvertito distintamente in tutto il nord Italia, a Milano (dove molte persone sono scese in strada) come a Venezia. A Mantova una forte scossa nel pomeriggio di martedì ha danneggiato ulteriormente Palazzo Ducale.
A causa del terremoto è stata annullata l’amichevole tra Italia e Lussemburgo prevista a Parma ieri sera mentre da diversi social network come Twitter e Facebook molti chiedono di annullare la parata militare del 2 giugno per devolvere i soldi così risparmiati alle popolazioni terremotate. Il 4 giugno è stato dichiarato giorno di lutto nazionale.