James Holmes, il 24enne che alla prima del nuovo film di Batman ha ucciso 12 persone e ne ha ferito 58, ora rischia la pena di morte.
Il killer è stato formalmente incriminato e contro di lui pendono 24 capi d’imputazione per omicidio di primo grado (12 capi d’imputazione per omicidio premeditato, altrettanti per omicidio compiuto con estrema indifferenza) e 116 per tentato omicidio, uno per ogni sopravvissuto alla strage (sparando in modo indiscriminato Holmes ha messo in pericolo la vita di tutti).
A questi se ne aggiungono altri due: quello per possesso di ordigno esplosivo e l’aggravante di “crimine di violenza”. Il totale fa 142.
La difesa del killer ricorrerà alla tesi dell’infermità mentale per sfuggire alla pena di morte che in Colorado non si applica ai minorenni e ai malati mentali. L’accusa sostiene invece la piena capacità di intendere e di volere dell’assassino e la premeditazione del suo folle gesto.
Nella strage, compiuta lo scorso 20 luglio in un cinema di Aurora, città di 300mila abitanti alla periferia di Denver, sono rimate uccise 12 persone (di cui 10 all’interno del cinema). Il giovane è entrato in sala poi all’inizio del film è uscito da un porta laterale per indossare il giubbotto antiproiettile e armarsi. Una volta rientrato, all’interno del cinema, è scoppiato l’inferno.