Il suo video dell’arrivo su Marte ha già raggiunto 3 milioni e mezzo di visualizzazioni. Stiamo parlando di Curiosity, il rover della Nasa atterrato sul pianeta rosso tra il 6 e il 7 agosto.
L’atterraggio si è concluso con successo e Curiosity ha già raggiunto alcuni traguardi come la rilevazione, per la prima volta, di raggi cosmici dalla superficie di un altro pianeta grazie al Rad (Radiation assessment detector), uno dei tanti strumenti a disposizione del robot.
Il rover è atterrato nel cratere Gale e ha già inviato diverse foto, confermando come il suolo del pianeta rosso si dimostrati per lo più piatto, ricoperto di polvere e di sassi. All’interno del cratere sono presenti diverse alture, come lo Sharp, alto cinque chilometri e i ricercatori sperano che Curtiosity riesca a scalarne qualcuna, anche solo per poche centinaia di metri.
Il luogo dell’atterraggio non è causale: gli scienziati hanno scelto il cratere Gale perchè lì è evidente la stratificazione geologica del pianeta e lì abbondano solfati e argille e fenomeni antichi di erosione da acqua.
La durata della missione del rover è prevista in almeno un anno marziano (circa 2 anni terrestri) e il suo scopo ufficialmente è quello di investigare sulla passata e presente capacità di Marte di sostenere la vita, studiando il terreno, le rocce e l’atmosfera.
Dopo il suo arrivo sul pianeta rosso, per alcuni giorni il robot è rimasto fermo, causando il panico tra i non addetti ai lavori. La temporanea sospensione dell’attività del rover non era comunque dovuta a un guasto bensì a più semplici aggiornamenti software.
Curiosity è circa cinque volte più pesante e due volte più lungo di Spirit e Opportunity, i rover arrivati sul pianeta rosso nel 2004.