Sono 28 le medaglie conquistate dall’Italia alle Olimpiadi di Londra, più di quelle di Pechino (allora erano 27) ma meno di quelle prospettate alla vigilia (una trentina). Il bel paese si è dimostrato fortissimo nella scherma (dalla quale arrivano ben 7 medaglie) mentre ha deluso in altri sport (come nel nuoto).
Su 28 podi sono 8 le medaglie d’oro, 9 quelle d’argento e 11 quelle di bronzo. L’Italia ha chiuso ottava nel medagliere generale conquistando una posizione in più rispetto a Pechino anche se condivisa con l’Ungheria. Al primo posto si sono classificati gli Stati Uniti, seguiti dalla Cina e dalla Gran Bretagna, che in casa ha dato il meglio di sè (conquistando 29 ori).
Tra gli atleti azzurri è da ricordare la squadra femminile di fioretto che ha conquistato l’oro sia come squadra sia a livello individuale. La portabandiera azzurra (Valentina Vezzali) e le sue compagne hanno risposto alle grande alle attese della viglia. L’Italia si è confermato anche in sport poco diffusi e conosciuti come la canoa, il taekwondo e quelli praticati con archi, pistole e fucili.
Male invece il nuoto, teatro di litigi e delusioni (ben lontana dalle migliori la nostra Federica Pellegrini), l’atletica (dove l’Italia è praticamente assente) e gli sport di squadra. La pallavolo ha ottenuto solo un bronzo mentre la pallanuoto, una volta in finale, si è fatta battere dalla Croazia.
In campo italiano quest’olimpiade sarà ricordata anche per un gravissimo caso di doping. Le lacrime di Alex Schwazer, oro a Pechino, hanno fatto il giro del mondo, evidenziando come il vizio di doparsi sia ancora ben lontano dall’essere sconfitto.
Ed ora arrivederci a Rio 2016.