Proseguimento della guida turistica della Londra mordi-e-fuggi di 3 giorni. Ready. Go.
Giorno II
Consci di andare a “colpo sicuro” per il cambio della guardia delle 11:30, per il secondo giorno abbiamo pianificato una visita mattutina al Big Ben, passando al Parlamento fino a Westminster – il cui ingresso, purtroppo, è a pagamento.
Giunta l’ora fatidica ci siamo ridiretti in quel di Buckingham Palace, dove ci ha accolto una folla oceanica – manco ci fosse la regina che balla la breakdance –, trattenuta a stento dai molti bobby a cavallo che tentavano di irreggimentare una scomposta folla multi-etnica.
In questo caso il consiglio è cercare di arrivare intorno alle 11:00 per riuscire ad ottenere dei posti decenti - personalmente sono riuscito a arrampicarmi – eh, i soliti italiani – sui cancelli, in modo da osservare il cambio dall’alto. I posti migliori rimangono sulle gradinate del Victoria Memorial davanti al palazzo, in modo da poter osservare, da una posizione sopraelevata, l’arrivo della nuova guardia, il cambio entro i cancelli e la partenza della vecchia che si svolgono tutt’intorno al monumento.
Finita la cerimonia ci siamo diretti alla Tower of London, un tempo prigione della città ed oggi luogo di esposizioni e custode dei gioielli della regina.
Dalla torre di Londra è possibile lanciarsi in una suggestiva – quanto stancante – camminata lungo tutte le sue mura, fino ad arrivare al Tower Bridge. Sulla sponda opposta rimane il quartiere di Southwark, famoso per la presenza del grattacielo più alto d’Europa, The Shard, del nostrano Renzo Piano, oltre alla ricostruzione del The Globe di Shakespeare e della Tate Modern Gallery.
Prendetevi un po’ di tempo per zigzagare tra le due rive del fiume londinese, percorrendo il Millenium Bridge e passeggiando sul lungo fiume della City – oggi quartiere finanziario mondiale – fino ad arrivare alla famosa St.Paul Cathedral.
A conclusione della giornata, una – costosa – visita al famosissimo museo delle cere di Madame Toussaud. Consiglio: se riuscite comprate i biglietti online, prenotando in anticipo la visita riuscite a risparmiare fino alla metà del prezzo del biglietto.
Infine, per gli appassionati di musica, è inevitabile una visita agli Abbey Road Studios, il cui passaggio pedonale è stato reso famoso dall’omonima copertina dell’album degli intramontabili Beatles. Portatevi un pennarello se volete lasciare – non preoccupatevi, è legale – una scritta sul muro degli studi di registrazione.
Giorno III
Giorno di compere. Vi dicono qualcosa Bond Street? E Oxford Street? Nulla?
Allora preparatevi a vedere migliaia di negozi multipiano da Zara e Diesel, da Bulgari a Gucci, passando per i vari Nike, Armani e Saint Laurent. Il complesso Bond-Oxford Street, fino a Piccadilly Circus, è il quartiere dell’eleganza e del lusso di Londra, tempestato di negozi dalle code kilometriche dotate di comode file a scorrimento rapido per i ricchi principi arabi dal portafoglio gonfio.
Folla permettendo, scendete verso Piccadilly Circus e fate una sosta sulle gradinate della Shaftesbury Memorial Fountain alla cui sommità si trova il famoso “Eros”. E facile che, durante la vostra sosta, siate intrattenuti da gruppi teatral-musicali con spettacoli musico-danzanti per invogliare gli astanti a godersi lo spettacolo del vicino Criterion Theater.
Prendendo la vicinissima metropolitana è possibile raggiungere la zona di Trafalgar Square, la grande piazza dedicata all’onomina battaglia napoleonica vinta dall’ammiragio Nelson, la cui statua domina l’area, dall’alto della colonna centrale.
La piazza da accesso all’entrata – gratuita – della National Gallery, una delle collezioni di quadri più ricca al mondo.
Infine, come conclusione della giornata, un giro per Hyde Park, uno dei più grandi parchi londinesi, gremito di gente intenta a pasteggiare tra cestini da picnic e le sempiterne anatre, interessate, al pari dei turisti, al contenuto cestini.
D’obbligo il giro lungo il lago artificiale “The Serpentine” fino ad arrivare ai Kensington Gardens per una visita alla statua di Peter Pan e ai suggestivi Italian Gardens.
The tour’s over, ma Londra merita di essere vista – e vissuta – per ben più di 3 giorni.
Salutiamo con la mano e diciamo:See you soon, London!