I cinque candidati a guidare il centrosinistra alle prossime elezioni si sono confrontati su sky in un edito, almeno per quanto riguarda la realtà italiana, confronto televisivo. Ecco in sintesi i candidati e i loro programmi.
Bersani nasce a Bettola, in provincia di Piacenza, figlio di Giuseppe meccanico e benzinaio. Laureatosi in filosofia, dopo un’esperienza come insegnante incomincia a dedicarsi alla politica. Sposato con due figlie, ha occupato più volte la poltrono di Ministro. In particolare da ministro dello Sviluppo economico nel Governo Prodi bis ha dato il via al decreto sulle liberalizzazioni che prende il suo nome ( decreto Bersani 2007). Nel 2009 si candida a segretario del Pd, battendo Franceschini e Ignazio Marino.
Programma:
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Alleanza tra progressisti e moderati. Quindi sì all l’Udc.
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Più peso al mondo del lavoro, anche dal punto di vista delle medio-piccole imprese e soprattutto con una revisione della riforma Fornero.
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Maggiori investimenti su cultura e ricerca; revisione dell’Imu e patrimoniale.
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Istituzione delle coppie di fatto.
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Proseguire con il rigore ma rinforzandone l’equità
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Importanza dell’Europa creando un nuovo asse con il socialista Francois Hollande.
Renzi cresce a Rignano sull’Arno, e studia a Firenze, prima al Liceo Ginnasio Dante e poi all’Università degli Studi di Firenze, dove si laurea nel 1999 in Giurisprudenza. Ha lavorato con varie responsabilità per la CHIL Srl, società di servizi di marketing (di proprietà della sua famiglia) di cui è dirigente in aspettativa. Sposato con Agnese, un’insegnante di liceo, ha tre figli. Tra il 2004 e il 2009 è presidente della Provincia di Firenze. Nel 2008 manifesta la volontà di candidarsi alle elezioni primarie del Partito Democratico per la candidatura a sindaco di Firenze, vincendo a sorpresa con il 40,52% dei voti, Alle successive elezioni amministrative, Renzi ottiene il 47,57% dei voti contro il 32% del candidato del centro-destra Giovanni Galli, con il quale va al ballottaggio. Il 22 giugno 2009 viene eletto sindaco di Firenze riportando il 59,96% dei voti.
Programma:
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No a Udc sì a Vendola.
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Rottamazione dell’attuale politica
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Abolizione finanziamento e favorire il finanziamento privato sia con il 5 per mille, sia attraverso donazioni private effettuate in maniera trasparente, tracciabile e pubblica.
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Riduzione del debito pubblico attraverso un “serio programma” di dismissioni del patrimonio pubblico.
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Poche misure per il Walfare e Sperimentazione della flexsecurity. (Ispirato al modello scandinavo: assunzioni a tempo indeterminato ma nessuno inamovibile; a chi perde il posto per motivi economici od organizzativi un robusto sostegno del reddito e servizi di outplacement per la ricollocazione.)
Vendola cresce a Terlizzi col padre impiegato alle poste e la madre casalinga. Dopo la maturità scientifica, si laurea in lettere e filosofia all’Università di Bari. Fervente cattolico si è dichiarato omosessuale nel 1978. Negli anni ottanta è tra i promotori e fondatori dell’associazione Arcigay e della Lega italiana per la lotta contro l’AIDS . Nel 1972 si iscrive alla FGCI, Contrario alla svolta della Bolognina promossa da Achille Occhetto. Sciolto il PCI aderisce al Movimento per la Rifondazione Comunista e lavora nella prima redazione diLiberazione nel quale Vendola sarà dirigente nazionale fino al 2009. Nel 2005 viene scelto a sorpresa, tramite le elezioni primarie del 16 gennaio, come candidato della coalizione L’Unione alla presidenza della Regione Puglia, sconfiggendo l’economista Francesco Boccia. Vince le elezioni regionali del 3 e 4 aprile ottenendo il 49,84% dei consensi contro il 49,24% di Raffaele Fitto. Il 21 gennaio 2009, Vendola lascia Rifondazione Comunista e lancia un nuovo gruppo politico : “Sinistra e Libertà”. Nel marzo 2010 Vendola è riconfermato presidente della Puglia alle elezioni regionali che lo vedono vincitore con un ampio margine su Rocco Palese.
Programma:
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Cesura netta con una eventuale collaborazione con l’Udc e in cambio un rientro in coalizione con l’Idv.
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Moderno New Deal.Investimenti massicci sul welfare dove lo Stato si faccia carico della rimessa in moto dell’economia attraverso un massiccio piano di investimenti.
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Non si accontenta delle unioni di fatto ma propone i matrimoni gay.
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Reintroduzione dell’articolo 18, reddito minimo garantito, taglio delle spese militari, lotta all’evasione fiscale.
Bruno Tabacci nato a Quistello, nell’agosto 1946, laureato in Economia e Commercio all’Università di Parma, consulente libero professionista in materia economico-finanziaria. Nella XI legislatura (1992-1994) è stato eletto nella circoscrizione Mantova-Cremona Deputato al Parlamento Nazionale per la Democrazia Cristiana. Ha aderito al gruppo UDC . Eletto nel giugno 2001 Presidente della X Commissione Parlamentare, Attività Produttive, Commercio e Turismo. Dal febbraio 2008 ha lasciato l’UDC per iscriversi al gruppo misto della Camera fondando il movimento della “Rosa Bianca”. Nel novembre 2009 Bruno Tabacci lascia l’UDC per confluire nel gruppo misto assieme a Francesco Rutelli. L’11 novembre 2009 fonda Alleanza per l’Italia. E’ assessore al Bilancio del Comune di Milano nella giunta guidata dal sindaco Giuliano Pisapia dal 10 giugno 2011.
Programma:
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Continuare nel “montismo” spingendo Monti al Quirinale
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Più Europa
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Ok alle unioni gay ma non alle adozione
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Riproporre alleanza Centro-Sinistra sperimentata a Milano a livello nazionale
Laura Puppato nasce a Crocetta del Montello il 17 febbraio 1957.Dopo aver conseguito il diploma magistrale, si iscrisse all’università dove studiò scienze politiche per tre anni, ma abbandonò gli studi dopo la maternità.[1] È imprenditrice nel settore assicurativo-finanziario. A seguito di una battaglia per impedire la costruzione di un inceneritore dal forte impatto ambientale, si propose nel 2002 come candidata a sindaco di Montebelluna con una lista civica (poi appoggiata da L’Ulivo) e fu eletta, nonostante la tradizionale forza del centrodestra nella città. Ha indicato nell’ambiente, nella mobilità e nelle politiche sociali le priorità della sua esperienza di sindaco.Il PD è il primo partito politico a cui si è iscritta. Dal 2009 è capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale del Veneto.
Programma:
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Ambiente: smart cities, efficienza energetica, mobilità sostenibile, paesaggio, messa in sicurezza del territorio . Si deve ripensare il piano industriale per l’Italia inserendo al primo punto la rivoluzione della Green Economy e delle moderne forme di riutilizzo intelligente in alternativa all’usa e getta
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Famiglia Considerare il costo economico di ogni nuovo nato in ogni famiglia e moltiplicarlo per il numero dei familiari a carico. La cifra così determinata andrà ad essere esente da imposte fino al raggiungimento del reddito lordo del soggetto titolare di reddito. Questo importerebbe fin da subito incrementi di reddito variabili tra i 200 e gli oltre 1000 euro/mese/famiglia”.
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Apertura al Movimento 5 Stelle. Puppato è una delle poche politiche apprezzate da Beppe Grillo .