Jason Brody **assieme ai suoi due fratelli Grant e Riley, la sua ragazza Liza e alcuni amici sta trascorrendo una vacanza all’insegna dell’avventura in Asia. Un giorno il gruppo decide di lanciarsi con il paracadute sull’arcipelago delle Rook Islands**, poste tra l’oceano Pacifico e l’oceano Indiano.
Il gruppo di amici crede che le isole siano deserte, in realtà non è affatto così. Le Rook Islands sono infatti da anni sconvolte da una guerra civile tra le tribù indigene e i sanguinari pirati e mercenari guidati dal signore della guerra Hoyt e dal suo folle secondo Vaas, nativo della zona. Jason e gli altri finiscono cosi nelle mani dei pirati.
Nelle mai dei pirati
Far Cry 3 inizia proprio con Jason, il personaggio giocabile, in fuga dal villaggio in cui era tenuto prigioniero e inseguito dai pirati nella giungla. Jason riesce a fuggire e viene soccorso da Dennis, un emigrato liberiano che si è trasferito sull’isola. Tocca al nostro personaggio, a questo punto, liberare gli amici, la sua ragazza e suo fratello Riley (Grant è stato ucciso durante la fuga dal villaggio) dalle grinfie dei pirati.
Per farlo il giocatore dovrà esplorare l’isola a nord, governata dal folle Vaas e quella a sud in mano al sanguinario Hoyt. Al suo fianco i nativi dell’isola, i Rakyat, comandati dalla bella Citra.
Oltre a seguire la storia principale, Jason potrà portare a termine numerose missioni secondarie, come aiutare gli abitanti delle isole o uccidere bande di pirati e il loro leader. Molto utile anche sarà anche la ricerca dei collezionabili del gioco, che una volta trovati forniranno preziosi punti esperienza, da investire nelle abilità del giocatore, chiamate “skills”.
Tra i collezionabili, il premio per i più simpatici va alle lettere perdute, missive che i soldati giapponesi non riuscirono mai a spedire durante la loro occupazione dell’arcipelago nel corso del secondo conflitto mondiale. D’altronde le isole sono piene di bunker e di postazioni che ricordano il conflitto.
Ubisoft e assassini
Cosa c’entra Ubisoft con Far Cry 3? Semplice, essendo il gioco ideato dagli stessi creatori della celebre serie Assassin’s Creed. L’influenza si sente tutta e come Desmond deve lanciarsi dalle torri per visualizzare il territorio, così Jason deve scalare le antenne per scoprire le isole.
Le analogie non si fermano qui. Anche le modalità di uccisione ricordano gli assassini: Jason potrà uccidere sparando all’impazzata o scegliendo un metodo più indiretto e indiscreto, accoltellando alle spalle. Potrà lanciare sassi per distrarre i nemici e scegliere ripari intelligenti da cui sparare, particolarità non facile da rintracciare in uno FPS. La mira non sarà dei migliori, ma il corpo sarà al sicuro.
La trilogia di Far Cry
Far Cry 3 è il terzo episodio della serie. Seppure la trama ricordi il primo episodio, la giocabilità dell’intero videogame è di gran lunga migliore di Far Cry 2, dove ad ogni incrocio, per ogni volta che lo si attraversava, c’erano nemici pronti a sparare. Quest’aspetto è stato tolto da Far Cry 3, dove basterà eliminare i vari avamposti dei pirati per poi vagare liberamente per il territorio liberato.
Molto importante anche la flora e la fauna dell’isola. Le piante potranno essere usate per cacciare impacchi medicinali mentre gli animali, tra tigri, tapiri e squali, potranno essere cacciati per le loro pelli. Interagire con la natura lussureggiante e selvaggia dell’isola non sarà perciò solo un passatempo.
Far Cry 3 si conferma perciò un ottimo prodotto, forse non all’altezza del primo episodio (non potendo certo competere in termini di originalità) ma di gran lunga migliore del secondo, per certi versi terribilmente noioso e irritante. Anche se il finale del gioco vi lascerà con l’amaro in bocca.