Ponte Sullo Stretto... sì ma in Indonesia
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Ponte Sullo Stretto... sì ma in Indonesia

Più volte l’Atomo del Male ha parlato dell’inutilità della Stretto di Messina Spa che dal 1981 insegue inutilmente il sogno del Ponte tra Scilla e Cariddi, costato allo Stato Italiano (e quindi ai contribuenti) circa 300 milioni di euro.

Ebbene, la Stretto di Messina spa, controllata dall’Anas, sta guardando a Oriente, in particolare all ‘Indonesia. Qui sono già state raggiunte intese con la società_ Wiratman & Associates_, coinvolta in un consorzio di diritto indonesiano per un piano importante: realizzare due ponti sospesi di 3.800 metri ciascuno per collegare le isole di Sumatra e Giava.

La costruzione potrebbe iniziare nel 2014, un progetto a dir poco strategico, fatto di collegamenti stradali e ferroviari volti per sostenere lo sviluppo del recente boom economico indonesiano.

L’idea è quella di coinvolgere la società pubblica nostrana in un’attività di supporto e assistenza nella redazione del progetto preliminare, visti le innumerevoli consulenze che in questi anni sono state fatte a riguardo del Ponte sullo Stretto di Messina, per non parlare della marea di soldi spesi.

Se il progetto indonesiano andasse in porto avrebbe il sapore di una beffa, mentre in Italia si rimane nel pantano di un’opera che ha già spremuto le casse pubbliche, tutto il Know-How di consulenze costate milioni di euro verrebbe esportato in Indonesia.

Come se non bastasse, si fanno sempre più insistenti le voci di un interessamento cinese al Ponte sullo Stretto di Messina. Insomma l’ennesimo delirio all’italiana, fatto di caos e di soldi buttati al vento o meglio in mare, in questo caso.