Forse non tutti sanno che a Niscemi, un piccolo paese siciliano in provincia di Caltanissetta, sono in costruzione tre enormi antenne circolari e due torri radio, alte 150 metri, chiamate Muos.
L’acronimo Muos sta per_ Mobile User Objective System_, un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, uno di questi appunto in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi.
Il programma MUOS, gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei quattro satelliti tra il 2010 ed il 2013. Sarà utilizzato per coordinare in modo capillare tutti i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota, che saranno allocati anche a Sigonella.
La cittadinanza siciliana si è subito mobilitata e nel 2010 è nato Il Movimento No M.U.O.S., con l’obiettivo di contrastare il progetto di installazione e messa in funzione della stazione M.U.O.S. di Niscemi.
Lo studio del professor Massimo Zucchetti (ordinario di Impianti Nucleari, cattedra di “Protezione dalle Radiazioni”, Politecnico di Torino) ha evidenziato elementi poco rassicuranti dati dalla presenza dell’installazione, così come le ricerche e le perizie di altri tecnici e medici. Si è evidenziato in più documenti la possibilità di insorgenza di tumori, leucemie, cataratte, riduzione della fertilità. I soggetti maggiormente esposti sarebbero i bambini e gli anziani.
La scelta di installare il MUOS a Niscemi rientra in una strategia di trasformazione dell’isola in una sorta di portaerei funzionale agli interventi di guerra su scala globale. In quest’ottica rientra la decisione, già operativa, di fare di Sigonella un hub mondiale per i droni statunitensi, o il progetto che vedrebbe l’arsenale di Messina trasformato in un centro di smantellamento e smaltimento delle navi NATO. Se a questo aggiungiamo l’inquietante presenza costante dei sottomarini nucleari che fanno scalo tecnico al porto di Augusta il quadro è completo.
Il silenzio dei Media e della Politica (ad eccezione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo), rispetto al maggiore risalto dato alla questione No tav è legato alle problematiche storiche della costruzione del potere in Sicilia, come l’imposizione al contesto politico locale della fedeltà atlantica a prescindere dalle alleanze europee o la garanzia di intoccabilità riservata alle basi militari internazionali presenti sul territorio.