Idee per una vacanza: 4 giorni in provincia di Siena (parte I)
Il Gorgonauta Il Gorgonauta

Idee per una vacanza: 4 giorni in provincia di Siena (parte I)

[caption id=”attachment_13049” align=”alignright” width=”300”]Panoram di Siena dalla cima della torre del Mangia Panorama di Siena dalla cima della torre del Mangia[/caption]

La Toscana è una regione tutta da scoprire. Famosa per i suoi paesaggi, i suoi vini e le sue città d’arte, cela in ogni paese come dietro ogni curva della strada una sorpresa. Un borgo medievale, le rovine di un vecchio castello o magari la maestosità di una cattedrale. L’ideale per vivere un week end all’insegna del relax, del buon cibo e dell’arricchimento culturale, lontani dal tram tram e dal logorio della vita moderna.

Tra tutte le città (potrei nominare Pisa, Firenze, Arezzo o Lucca) ecco Siena, immersa nelle terre del Chianti e patria del celebre palio. Nel suo centro storico, la città toscana conserva le vestigia del suo passato glorioso, quando, tra il XII al XVI secolo, gareggiava per grandezza e potenza con le principali città italiane ed europee. Storica la sua rivalità con la vicina Firenze. Non è da meno il suo entroterra, ricco di antichi borghi e opere d’arte.

Ecco quindi una guida ideale di cosa vedere in provincia di Siena e dintorni nell’arco di quattro giorni, lasciando al visitatore la scelta di come meglio organizzarsi. Per visitare tutto meglio essere muniti di un’autovettura e soggiornare nei dintorni di Siena: ne beneficerà il portafoglio come la logistica, essendo il capoluogo facilmente raggiungibile con la superstrada che lo collega a Firenze.

Dal punto di vista stradale, attenzione ai limiti, per due ragioni. La prima è che la zona è piena di autovelox, la seconda risiede nelle cattive condizioni del manto stradale, con buche e dislivelli. In un certo senso, se nella strada non c’è una buca, non si può certo dire che è senese! Da brividi, in certi punti, le condizioni della superstrada Firenze-Siena. Per le gite nelle varie città, magari armatevi di una bottiglia d’acqua: essendo spesso poste sulle cime delle alture, vi dovrete abituare a scalinate, gradini, salite e discese. L’itinerario parte da due città: Certaldo e Volterra.

[caption id=”attachment_13051” align=”alignleft” width=”300”]Certaldo, il Palazzo Pretorio Certaldo, il Palazzo Pretorio[/caption]

Certaldo (Alta)

Certaldo è facilmente raggiungibile da Poggibonsi. Parcheggiata la macchina a Certaldo bassa (se volete camminare poco ecco il parcheggio in via Garibaldi, a pagamento), raggiungete con la funivia o a piedi (circa 10 minuti)  il vecchio borgo medievale. Il borgo si sviluppa lungo via Boccaccio: a metà via Casa Boccaccio, dove il celebre poeta visse gli ultimi anni di vita e morì, più avanti la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo  e in fondo  il Palazzo pretorio  e  l’ex chiesa  dei Santi Tommaso e Prospero.

Visitare casa e palazzo costa tre euro. La prima di per sé non è molto interessante, tranne per l’opportunità di salire sulla torre dell’edificio e godere di un ottimo punto panoramico. Più interessante il secondo, sede nel 1400 del Vicario, il magistrato fiorentino con il compito di amministrare la giustizia in Valdelsa e in Val di Pesa. Al piano terra le prigioni (con tanto di cappella per i condannati a morte) e le cucine. Al piano di sopra gli appartamenti del Vicario e dei suoi ospiti.

Annessa al castello, l’ex chiesa dei Santi Tommaso e Prospero con al centro il Tabernacolo dei Giustiziati di Benozzo Gozzoli. All’interno della Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo si trova invece la lastra tombale di Giovanni Boccaccio e le spoglie mortali della Beata Giulia Della Rena. Per quanto riguarda il resto del paese, girovagare per le sue strette vie e osservare le sue mura garantirà un tuffo nel passato.

Volterra

[caption id=”attachment_13052” align=”alignright” width=”300”]Teatro romano I resti del Teatro romano di Volterra[/caption]

Abbandonato Certaldo, ecco Volterra, raggiungibile da Colle di Val D’elsa. La città, celebre per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro, conserva un bel centro storico di origine etrusca. Di notevole interesse, all’interno della cinta muraria, la Cattedrale, il Battistero di San Giovanni e il Palazzo dei Priori.

Ancora più antiche le rovine dell’acropoli etrusca, visitabili assieme al Teatro romano al costo di 2 euro e 50 centesimi. Le rovine non offrono molto, in quanto non è rimasto granché se non le fondamenta dell’antico insediamento etrusco. Più interessante (se non fosse che ne è visitabile solo una parte) il teatro,  riportato alla luce negli anni cinquanta da scavi archeologici a cui parteciparono, per mancanza di fondi, anche dei pazienti dell’allora ospedale psichiatrico.

Un vero peccato invece per la Fortezza Medicea che domina Volterra essendo stata costruita sul punto più elevato del colle dove sorge la città. Oggi è una prigione di Stato di massima sicurezza non accessibile ai turisti. Terminata la visita dei primi due centri, la prossima puntata sarà dedicata all’abbazia di San Galgano e a Siena.