Dopo l’entrata in borsa, Facebook fa il suo ingesso nel mondo politico. Con un editoriale a sua immagine sul Washington Post, il Golden boy Mark Zuckerberg lancia formalmente FWD.us, una nuova organizzazione fondata dai leader dell’industria tecnologica con l’intento di portare avanti una politica bipartisan per un’economia americana che cresca e crei lavoro.
L’organizzazione si pone come primo obiettivo una riforma dell’immigrazione. “C’è bisogno di un nuovo approccio: c’è bisogno di una riforma dell’immigrazione ampia che inizi con un’efficace sicurezza dei confini, consenta di seguire una strada per ottenere la cittadinanza e ci consenta di attirare i maggiori talenti e i lavoratori, non importa dove si è nati” scrive Zuckerberg.
Nell’editoriale, l’inventore di Facebook chiede maggiori standard di responsabilità nelle scuole e ulteriore impegno nell’informare gli studenti su scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Zuckerberg tuttavia non è l’unico a chiederla. Lo stesso presidente Barack Obama l’ha inserita tra i punti principali del nuovo mandato.
Il gruppo, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe partire con 25 milioni di dollari sborsati da Zuckerberg. L’obiettivo è raggiungere quota 50 milioni con i contributi dei leader dell’industria tecnologica. Il co-fondatore di Linkedin, Reid Hoffman, e quello di Zynga, Mark Pincus, hanno già aderito all’iniziativa. Nel gruppo anche i venture capitalist John Doerr e Jim Breyer, oltre che Ruchi Sanghvi di Dropbox, la prima ingegnere donna a lavorare a Facebook.