Indiani, banditi e duelli all’ultima pallottola. Tutti ingredienti del vecchio West che ritroviamo nell’ultimo capitolo della saga di Call of Juarez. “Gunslinger”, questo il titolo del videogioco, racconta la storia di Silas Greaves, leggendario cacciatore di taglie che, sedutosi ai tavoli di un vecchio saloon, inizia a narrare ai presenti che lo hanno riconosciuto alcune delle sue avventure più strepitose. Silas ha incontrato i più grandi fuorilegge del vecchio West, da Jesse James a Sundance Kid, da Butch Cassidy a Billy the Kid. E ha diversi conti in sospeso.
Il giocatore ripercorre così le gesta del cacciatore di taglie, commentate in prima persona da Silas mentre procede nel suo racconto. Il gioco, nient’altro che uno sparatutto in prima persona ambientato nel vecchio west, procede quindi su binari abbastanza lineari, lasciando poco spazio per l’esplorazione delle mappe affrontate di volta in volta. Il tutto però senza togliere il piacere di giocare “Gunslinger” fino all’ultima pallottola, grazie a un sistema di gioco semplice ed efficace e a scenari mozzafiato.
Nei panni di Silas il giocatore rivivrà episodi chiave del vecchio West, ormai entrati nella leggenda. Per distinguere realtà e finzione, come per studiare un pò di storia americana, si potranno raccogliere i 54 segreti, i collezionabili del gioco utili anche per il loro carico di punti esperienza.
I punti esperienza permetteranno al giocatore di scegliere diverse abilità. Per incrementate il punteggio, oltre ai collezionabili, basterà uccidere i nemici che intralciano la nostra strada, così come disintegrare tutti gli oggetti distruttibili delle mappe. Attenzione però alla precisione. Colpire i nemici alla testa, così come ucciderli nella fase di tempo rallentato, garantirà punti extra.
Il gioco dispone, infatti, di una sorta di “bullet-time”, chiamato in questo caso “concentrazione”, che permette di rallentare il tempo per pochissimi secondi dopo un certo numero di uccisioni e ottenere un importante vantaggio in battaglia. Il tempo rallentato si attiva anche in caso di morte imminente: è una sorta di ultima possibilità concessa al giocatore che potrà così evitare i proiettili sparati dagli avversari prima che lo colpiscano mortalmente.
Silas dovrà poi affrontare, in duelli, i più temibili fuorilegge del vecchio West. I confronti si attivano in particolar modo nelle fasi finali di ogni missione e offrono una valida alternativa agli scontri che si susseguono per tutto il gioco. Anche in questo caso la precisione sarà fondamentale, come la velocità. Sparare prima che il nostro avversario abbia preso in mano la Colt permetterà di salvare la pelle, ma non farà bene al nostro onore. Che poi dire di un emozionante stallo alla messicana?
Infine qualche parola sul finale. Call of Juarez: Gunslinger offrirà al giocatore il classico finale alternativo. Attenzione alla scelta: una volta compiuta, per giocare l’altra opzione si dovrà rifare l’ultima missione da capo. La pecca di un gioco che comunque regala sei ore (almeno) di puro divertimento.