L’allarme arriva dal Wall Street Journal. Secondo alcuni ricercatori dell’Università della Virginia, i morsi di una particolare specie di zecca proveniente dall’America, denominata Amblyomma americanum, sono in grado di attivare gli anticorpi rivelatori di alpha-gal che scatenano l’allergia alla carne di manzo, maiale o agnello.
La reazione allergica comincia a poche ore dal contatto con la zecca e a quel punto chi mangia carne può andare incontro anche a uno shock anafilattico, rischiando la vita.
Non esiste vaccino per cui le uniche precauzioni sono le classiche che accompagnano i frequentatori di zone boschive: indossare pantaloni e magliette con maniche lunghe, calze e scarpe pesanti, utilizzare uno stick repellente sulla pelle e sui vestiti e controllare bene gli animali domestici dopo una passeggiata sull’erba alta.
Si chiama invece_ Ixodes Ricinus_ la zecca più pericolosa presente nel nostro paese, localizzata soprattutto nel Triveneto e in molte aree rurali e urbane, il cui morso provoca la Tick borne encephalitis, meningoencefalite.
La meningoencefalite è una malattia molto grave, inizialmente spesso confusa con una banale influenza per via dei sintomi quali leggera febbre, mal di testa, dolori muscolari, ai quali segue, se trascurata, una seconda fase con l’interessamento del sistema nervoso centrale e possibili danni permanenti e invalidanti.
Proprio l’estensione del fenomeno ha spinto le autorità sanitarie europee a chiedere anche all’Italia di inserire la malattia tra quelle «notificabili».