Si chiama Edward Snowden la fonte dello scoop del quotidiano britannico Guardian, denominato Datagate. Questo analista 29enne ha fatto sapere al mondo dello scioccante programma PRISM del governo americano, che ha letto e registrato le nostre email, i nostri messaggi Skype, post su Facebook e telefonate per anni.
Edward Snowden, nel 2003, si è arruolato nell’esercito, con l’obiettivo di entrare nelle Forze speciali. In seguito, dopo un incidente alle gambe, è stato esonerato e assunto nella sorveglianza di un ufficio della Nsa all’Università del Maryland. Poi passa alla Cia come informatico, in particolare system administrator, e, nel 2007, viene trasferito a Ginevra. Alla fine, la decisione di pubblicare il programma Prism della National Security Agency (Nsa).
Oggi Snowden è scappato ad Hong Kong.
Difficile capire se siamo di fronte ad un eroe o ad uno pscicopatico. Che cosa porta un giovane ad alzarsi la mattina, prendere il primo aereo e inimicarsi la più forte potenza mondiale?
I maligni possono pensare che dietro a Snowden ci sia la Russia o la Cina, i più romantici vedono nel giovane americano il nuovo San Giorgio. Io? Io penso che è stata scoperta l’acqua calda. Oggi parlare di privacy è pura utopia, mettiamo in rete ogni istante della nostra vita, giriamo sempre con qualche forma di gps e poi ci sconvolgiamo se veniamo a sapere che lo Stato ha conoscenza di nostre notizie?