Epatite A. E' boom in Italia. Sotto osservazione i frutti di bosco congelati
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Epatite A. E' boom in Italia. Sotto osservazione i frutti di bosco congelati

Sono 502, con un aumento annuo del 70% (più 264% rispetto alla media degli ultimi tre anni), i casi di epatite A registrati in Italia al 31 luglio 2013 secondo il Ministero della Salute.

In almeno un caso su tre, i malati avevano mangiato frutti di bosco surgelati.

La correlazione tra insorgenza del virus e consumo di frutti di bosco congelati non è facile da dimostrare visti i tempi di incubazione del virus, che possono arrivare anche a un paio di mesi.

Si teme che i frutti di bosco provenienti (o lavorati) da Egitto, Cina o Nord Europa, lavati e congelati con acqua non potabile, siano il veicolo della trasmissione del contagio. Non sono state riscontrate anomalie, invece, nei prodotti italiani.

Quali sono i sintomi?

La gravità dei sintomi varia a seconda dell’età del paziente. I bambini possono non mostrare alcun sintomo, mentre negli adulti la malattia può manifestarsi con sintomi simil-influenzali lievi, generalmente da due a sette settimane dopo il contatto con il virus.

Si tratta, generalmente, di stanchezza e spossatezza, febbre (fino a 38 °C), perdita di appetito, nausea, mal di testa, dolori muscolari, dolore all’addome (al di sotto delle costole, sul lato destro, in corrispondenza del fegato). Con il proseguire della malattia compaiono altri sintomi, quali una colorazione molto scura delle urine, una colorazione molto chiara delle feci, ittero e prurito.

Le complicanze gravi dell’epatite A sono estremamente rare, tanto che la maggior parte delle persone colpite va incontro a una remissione spontanea dei sintomi entro uno o due mesi.

Come viene diagnosticato?

Mediante un esame del sangue, con il quale viene ricercata la presenza di anticorpi specifici contro il virus dell’epatite A (anticorpi IgM anti-HAV).

Come si cura?

L’epatite A non si cura con alcun farmaco, poiché, nella maggioranza dei casi, i sintomi sono lievi e la malattia si risolve spontaneamente. Occorre stare a riposo e non andare a lavoro/scuola.