A salvare Pompei ci pensano i tedeschi
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A salvare Pompei ci pensano i tedeschi

Gli italiani non sanno preservare i resti dell’antica città romana di Pompei? In futuro, a tutelare l’integrità del sito, inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità,ci penseranno i tedeschi.

Un team superspecializzato di professori e ricercatori della Technische Universität di Monaco di Baveria e dell’istituto Fraunhofer di Stoccarda è pronto a mettere sul piatto un programma decennale di restauri e di ricerca sui materiali antichi da utilizzare per la conservazione del sito vesuviano. Costo dell’operazione 10 milioni di euro.

Il “Pompei Sustainable Preservation Project”, il Progetto Pompei per la conservazione sostenibile, sarà sviluppato in dieci anni. La partenza è prevista per la prossima estate.

“Conservare Pompei per l’eternità” e “Sottrarre Pompei al secondo seppellimento” sono gli slogan usati dai ricercatori bavaresi per sintetizzare il senso di un progetto internazionale, che vede scendere in campo il top della scienza tedesca: da una parte il Fraunhofer, il più grande centro di ricerca tecnica d’Europa; dall’altra la Tum, Technische Universität München, l’università numero uno in Germania secondo la classifica annuale stilata a Shanghai.

Terzo promotore del progetto è l’Iccrom, il centro studi per il restauro affiliato all’Unesco, che ha sede a Roma. Partner italiano è il Cnr che partecipa con l’Ibam, l’istituto per i beni archeologici e monumentali di Catania.

Gli istituti coinvolti collaboreranno con la Soprintendenza per i beni archeologici di Pompei e l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, per far divenire Pompei un centro di ricerca sulla conservazione dell’architettura antica. Il programma coinvolge anche la School of geography and environment dell’Università di Oxford, il Dipartimento di storia antica dell’Historicum della LudwigMaximiliansUniversität Munchen (Lmu Munchen), il Deutsches Archäologisches Institut (Dai) di Roma e l’Università di Pisa.

Oltre al team di archeologi e restauratori che sarà impegnato tutto l’anno, dal 2015 è prevista la nascita di una summer school per formare sul campo 510 persone all’anno. I partner del “Pompei Sustainable Preservation Project” sono alla ricerca di una società di raccolta sponsor o di un mecenate che garantisca la prosecuzione negli anni del programma di restauri.