Facebook-dipendenti? Scoprite se lo siete e come
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Facebook-dipendenti? Scoprite se lo siete e come "guarire".

Con quasi un miliardo di utenti, senza contare pagine tematiche, associazioni, società e personaggi famosi, Facebook riesce a creare un flusso continuo di notizie che intrappolano l’ignaro utente per ore, facendogli perdere la cognizione del tempo e creando una “dipendenza da social network”.

Facebook smoke

Usare il servizio per comunicare e tenersi aggiornati sui propri amici ed interessi non ha nulla di male. Il problema nasce quando l’accesso a Facebook diventa ossessivo. Un po’ come accendersi una sigaretta quando non si sa cosa fare o si è sotto stress. Certamente più sano che accendersi una “bionda”, l’ossessione da social network rimane un problema poiché diventa in breve un mostro mangia-tempo che porta ad estraniarsi dagli altri – dato che il bisogno di vita sociale è già ampiamente sopperito – ed abbassa la produttività (scolastica e/o lavorativa).

Che siate potenziali dipendenti o semplici curiosi, diamo un’occhiata a quali sono i sintomi principali della “dipendenza da Facebook” e quali sono i rimedi per disintossicarsi.

Da Facebook-dipendenti …

mostro facebook

Come riconoscere una dipendenza da Facebook? I sintomi sono vari, ma i cinque principali sono:

  • Iper-condivisione: alcuni usano Facebook e gli aggiornamenti di stato come un diario personale. Condividere è bene, ma è facile finire in iper-condivisione quando, pur di innescare una conversazione o ottenere un “like”, si accetta di pubblicare notizie fin troppo personali, magari riversano astio e risentimento di cui in seguito ci si pente.

  • Accesso compulsivo: accedere a Facebook, soprattutto da smartphones e tablet, è quasi immediato. E l’accesso compulsivo è dietro l’angolo, sopratutto se lo si fa come passatempo nei tempi morti. Il risultato è che da passatempo diventa un’ossessione. Un esempio su tutti? Se state parlando con gli amici e in mezzo alla conversazione aprite Facebook per leggere gli ultimi aggiornamenti avete un problema.

  • Culto del profilo: ha a che fare con l’autostima e la necessità di dare la migliore immagine di sé possibile. Simile all’iper-condivisione, la “dipendenza” deriva dalla necessità di pubblicare aggiornamenti di stato, foto e video che ricordino agli altri quanto si è “fighi”. Il culto del profilo è solitamente seguito dall’accesso compulsivo necessario per controllare gli agognati commenti positivi degli altri utenti.

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facebook addicted

Aggiornamento ossessivo_: la fiera delle banalità, è caratterizzato dall’incessante pubblicazione di foto, aggiornamenti di stato e check-in per far sapere al mondo cosa si è mangiato a colazione/pranzo/cena o che si è arrivati a casa/lavoro. Il problema esplode quando si arriva a pubblicare delle proprie visite alla toilette.

  • Permanenza eccessiva: leggere notizie dei nostri amici, condividerle e commentarle è il motivo del successo di Facebook. A tutti piace farsi una piccola scorta di “cavoli” altrui di quando in quando, ma anche in questo caso è la quantità di tempo passata sul social network a fare la differenza. Il fenomeno diventa veramente serio quando, oltre ad erodere il tempo giornaliero dedicato a lavoro e/o studio, si arriva a perdere il sonno per “un’altra dose”.

… a Facebook-indipendenti

Se avete scorto in voi qualche sintomo di Facebook-dipendenza o volete semplicemente “perdere il vizio”, vediamo cinque consigli per guadagnarvi la vostra Facebook-indipendenza.

  • Ammettere il problema: il punto di partenza di qualsiasi soluzione è ammettere ed identificare il problema. Il passo è fondamentale per riuscire in qualsiasi risoluzione, da impegnarsi nel fare una dieta ad abbandonare vizi e cattive abitudini. Domandatevi:
Stare così tanto su Facebook vale veramente il mio tempo o è sprecato?

Se vi convincerete veramente della negatività della risposta sarete già a metà strada.

  • facebook addicted

Tenere il tempo: come dicevano gli 883. Datevi degli orari prestabiliti di utilizzo. Se siete sempre “online” disabilitate le notifiche e decidete 2/3 orari sparsi per la giornata – ad esempio dopo colazione, pranzo e cena – in cui vi date un quarto d’ora di “svago” sul social network.

  • Datevi un obiettivo: un altro modo per “prendere il controllo” è dare un obiettivo concreto ai vostri accessi, portando l’abitudine da un livello inconscio ad uno conscio. Se usate Facebook per tenervi aggiornati ponetevi un obiettivo giornaliero del tipo: “accedo a Facebook, rispondo o mando messaggi per rimanere in contatto con gli amici, controllo le 10 (non di più) news in ordine temporale e mi scollego.”

  • Trovatevi un hobby: se avete elevato Facebook a vostro hobby principale, forse è il momento giusto per trovarvene uno un po’ più costruttivo. Leggete libri, praticate un’attività con altre persone che vi faccia uscire dalle vostre “quattro mura” e la dipendenza da Facebook passerà presto in secondo piano.

  • Lasciate Facebook: se le soluzioni di cui sopra non funzionano, forse è giunto il momento per un intervento drastico. Facebook ci tiene ai propri utenti e dispone di una procedura disospensione e di una di cancellazione dell’account. Cancellate l’applicazione di Facebook da smartphone e tablet e provate a sospendere il vostro account per un mese. Se non vi trattenete e tornate alle vecchie abitudini forse la cancellazione è la via da seguire.

E voi siete Facebook-dipendenti o indipendenti? Fateci sapere la vostra esperienza nei commenti.