Dall’oleodotto, invece che petrolio, esce la vodka. L’“eccezionale” scoperta è avvenuta il mese scorso, quando la polizia di frontiera del Kirghizistan ha scovato una tubatura sospetta durante un pattugliamento a pochi passi dal fiume Ču.
In un primo momento i gendarmi avranno pensato di trovarsi di fronte alla solita conduttura illegale costruita dai contrabbandieri del Kazakistan per trasferire petrolio a buon prezzo sul mercato nero locale. Dopo pochi attimi gli agenti hanno invece scoperto che l’oleodotto segreto costruito alla frontiera tra i due paesi asiatici era usato dai contrabbandieri non per smistare carburante, bensì vodka.
L’oleodotto” è stato immediatamente sequestrato dalla polizia del Kirghizistan. La conduttura, lunga 500 metri e dal diametro di 20 centimetri, sarebbe stata costruita diversi mesi fa e nel corso del tempo avrebbe trasportato migliaia di litri di alcol, principalmente vodka.
In Kirghizistan, paese povero e per lo più montuoso, la domanda di vodka è molto alta, ma il prezzo al litro della bevanda alcolica è molto più costoso rispetto al paese confinante che tra l’altro è il maggior produttore di vodka della regione. Nel 2012 governo kirghiso ha poi fissato un prezzo minimo per la vodka in modo da ridurne i consumi.
Per il momento le autorità locali non hanno ancora scoperto chi abbia gestito il traffico di vodka illegale e soprattutto come è stato possibile che la polizia di frontiera non si sia accorta di nulla per mesi. Un motivo potrebbe essere la corruzione, all’ordine del giorno sia in Kazakistan che in Kirghizistan e molto diffusa tra la stessa polizia di frontiera.