Aitzaz, il ragazzino pakistano morto per fermare un kamikaze
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Aitzaz, il ragazzino pakistano morto per fermare un kamikaze

Siamo abituati ad immaginare gli eroi muscolosi, col mantello, magari con martelli con super-poteri, invece un eroe può essere grassottello, non ancora quindicenne ed essere nato in Pakistan.

E’ la storia di Aitzaz Hassan Bangash, ragazzino pakistano di 14 anni, morto nel tentativo di fermare un attentatore suicida diretto alla scuola superiore Ibrahimzai nella città di Hangu, non lontano dal confine con l’Afghanistan.

Secondo quanto raccontato dalla CNN, l’adolescente si stava recando a scuola insieme al cugino, quando una persona in uniforme lo ha avvicinato per chiedergli dove si trovasse l’istituto.

A quel punto i ragazzi si sono resi conto che lo sconosciuto nascondeva un ordigno e Aitzaz si è lanciato contro il kamikaze per fermarlo e, nell’agguantarlo, ha innescato l’esplosione.

Il suo gesto ha salvato i 2mila ragazzi che erano presenti nell’edificio.

L’attentato è stato rivendicato da Lashkar-e-Jhangvi, un gruppo radicale islamico sunnita all’origine di molte stragi in Pakistan contro gli sciiti, una minoranza musulmana che rappresenta il 20% della popolazione pakistana. Su Twitter molti stanno commentando la storia con gli hashtag #onemillionaitzazs e #aitzaz, chiedendo che gli venga consegnato un riconoscimento postumo per il suo coraggio.

Il padre ha detto: «sono felice che mio figlio è diventato un martire, sacrificando la sua vita per una nobile causa. Molte persone stanno venendo a farmi visita per esprimermi vicinanza, ma io gli dico invece di congratularsi con me dato che sono diventato il padre di un martire».