Jarvis, l'assistente virtuale di Intel a portata ... d'orecchio
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Jarvis, l'assistente virtuale di Intel a portata ... d'orecchio

La legge di Moore non ha tradito le aspettative e nel 2014 è normale calcolare in Ghz la potenza dei nostri smartphone, dotati perfino di processori multi-core a 64bit. E che ce ne facciamo di cotanta potenza? Oltre all’ultima versione di Infinity Blade, sono le applicazioni di riconoscimento vocale (e di immagini) ad esigere il prezzo più alto.

Quando chiediamo qualcosa a Siri (l’assistente vocale di Apple), la nostra voce viene registrata e, utilizzando degli algoritmi di riconoscimento vocale, trasformata in una richiesta simile a quella che potremmo scrivere con le nostre pacioccose manine su Google. Ma allora perché avere una connessione a Internet se chiediamo a Siri di chiamare uno dei nostri contatti con un semplice “Chiama Mamma”? La risposta di Apple è che interpretare la registrazione serve troppa potenza di calcolo per i nostri miseri dispositivi. Ergo Siri non fa altro che registrare la nostra voce e mandarla ai super-server di Apple che penseranno a convertirla e a ritornare l’opportuna risposta, e.g., chiamare il contatto nominato “Mamma”. Niente connessione, niente Siri. Per non parlare poi dei problemi di privacy legati al far passare ogni richiesta nella rete.

intel jarvis

Ed è qua che entra in gioco Intel con il suo Jarvis – che non a caso ha lo stesso nome dell’assistente (cinematograficamente virtuale) di Iron Man –, un auricolare bluetooth con integrato un assistente personale. Ciò che rende speciale Jarvis è l’hardware pensato specificatamente da Intel per dar orecchie e cervello all’assistente che sentirà le nostre richieste, le interpreterà e impartirà gli ordini al dispositivo collegato. Il tutto senza Internet, senza aspettare la risposta dei server e senza mandare la propria registrazione in giro per la rete.

Per ora Jarvis è solo un prototipo presentato al CES di Las Vegas e fa parte della linea di gadget indossabili basati su Edison, il nuovo system-on-a-chip di Intel. Con Edison e Jarvis Intel entra di punta nel mercato del wearable computing insieme ai Glass di Google ed al fantomatico iWatch di Apple.