Uber vs Taxi. Chi ha ragione?
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Uber vs Taxi. Chi ha ragione?

Proseguono le proteste dei tassisti milanesi contro la app Uber, ritenuta da loro illegale. Ma chi ha ragione?

Innanzitutto cos’è Uber?

E’ un servizio che permette di prenotare un’auto con conducente via smartphone utilizzando un’applicazione, il sistema di localizzazione e il pagamento con carta di credito. Uber è partito quattro anni fa a San Francisco grazie a una startup fondata l’anno prima da Garrett Camp e Travis Kalanick ed è presente ormai in 80 città di tutto il mondo, in Italia a Milano e Roma.

E se volessi fare l’autista?

Da qualche giorno e possibile registrarsi come autisti di Uber Pop. Ecco i requisiti che bisogna avere: – Avere un’auto intestata a proprio nome. – Avere la patente da più di tre anni. – Possedere un’auto immatricolata da non più di otto anni e con almeno 4 posti. – Non avere avuto sospensioni della patente di recente. – Avere la fedina penale pulita.

Prima di essere abilitati come autisti di Uber Pop, inoltre, è necessario sostenere un colloquio con i responsabili del servizio.

Costi?

Uber utilizza una serie di berline di lusso, mediamente superiori ai taxi dal punto di vista dei comfort e delle prestazioni, e infatti è un servizio più costoso rispetto alle tariffe dei taxi (dal 20 al 30 per cento in più). Mentre con uber Pop le tariffe del viaggio vengono calcolate a tempo e sono un po’ più economiche delle normali tariffe di Uber: la corsa costa 0,49 euro al minuto con un prezzo base di 2,50 euro e una tariffa minima di 5 euro.

Perchè i tassisti protestano?

Secondo i tassisti, Uber fa loro concorrenza sleale: offre un servizio tecnicamente simile a quello offerto dai taxi ma senza disporre della licenza. I taxi lamentano il mancato rispetto della legge che regola l’attività del noleggio con conducente differenziandola dalle auto gialle. In Belgio un tribunale ha messo al bando il servizio, mentre l’associazione di categoria di Berlino ha ottenuto una specie di provvedimento cautelare nei confronti dell’applicazione.

La legge che dice?

Dal punto di vista legale regna l’incertezza, perché le norme sulla materia sono confuse e rinviano di continuo, praticamente di anno in anno, a quella che dovrebbe essere la liberalizzazione del servizio taxi. La norma originaria che disciplina la materia dei trasporti non di linea di passeggeri è ormai vecchia: è la legge 21/1992. Non conteneva particolari steccati tra il servizio taxi e il noleggio con conducente (Ncc). Nel 2008 (Dl 207/2008) si tentò di fissare alcuni paletti per gli Ncc, tra cui l’obbligo di iniziare e finire il servizio nella loro rimessa, presso la quale devono affluire le prenotazioni, ma di fatto Uber raccoglie le chiamate degli utenti quando le auto sono in circolazione.