Autoscatto, autoritratto o, in un linguaggio contemporaneo, selfie. Il celebre clic con il proprio palmare, ipad, iphone, chi ne ha più ne metta, è ormai conosciuto dal grande pubblico, tanto da meritarsi il titolo di parola dell’anno 2013 secondo i redattori degli Oxford Dictionaries.
Per molti farsi un selfie è ormai un’abitudine quotidiana irrinunciabile, per altri una moda più o mena passeggera degna di persone con una forte carenza di autostima. Come la si pensa, un algoritmo ci dirà d’ora in avanti come realizzare uno scatto perfetto, capace di attirare decine, se non centinaia, di “mi piace” o followers.
A realizzarlo è stato Aditya Khosla, dottorando di ricerca al Mit Computer Science and Artificial Intelligence Lab di Cambridge (Massachusetts), negli Stati Uniti. Il trucco risiede nel valutare la foto non solo in base alla quantità di amici o di gruppi a cui si partecipa sul social network ma anche con una quantità di segnali capaci di prevederne la popolarità.
Attraverso il suo studio, chiamato “What Makes an Image Popular?”, il dottorando ha analizzato ben 2,3 milioni di fotografie caricate da migliaia di utenti su Flickr, il sito di photosharing di Yahoo.
Ha poi sviluppato un software che consente di prevedere in modo affidabile il numero di visualizzazioni che riceverà un immagine basandosi sul suo contenuto: colore, trama, gradiente (variazione per unità di lunghezza che una grandezza subisce da un punto all’altro) e concetto essenziale dell’oggetto raffigurato.
Khosla usa una una tecnica computazionale chiamata “deep learning” che dà facoltà al calcolatore di imparare a trovare schemi e svolgere compiti in modo indipendente. Un campo di studio emergente che ha attirato l’attenzione di giganti come Facebook e Google.
“La previsione sarà più accurata”, ha spiegato il dottorando del Mit, “se combinata con le caratteristiche sociali” del contesto in cui viene pubblicata la foto. Perciò un utente che ha moltissimi contatti in un determinato social network avrà più probabilità di rendere popolari le sue foto.
Tra i “segnali” capaci di garantire maggio successo alle foto ecco reggiseni, minigonne e bikini. Un pò come scoprire l’acqua calda: una bella gnocca attira più che una racchia. Spuntano però anche oggetti meno facili da individuare: rivoltelle, profumi e tazze. Tra gli animali garantiscono grande popolarità i ghepardi, i panda giganti, i lama, gli aratri e le coccinelle. Per i colori, meglio puntare su tinte forti e vivaci come il giallo e il rosa. Assolutamente da evitare le spatole, gli sturalavandini, i computer portatili, le golf cart e le stufette.
Allora avete capito bene come fare una foto popolarissima? Trovate una bella rivoltella, magari un ghepardo giallo, e il gioco, anzi i followers, sono serviti.