In attesa della proclamazione del vincitore del Premio Strega 2014 prevista per il 3 Luglio nel magnifico scenario del Ninfeo di Villa Giulia, ecco le mie impressioni del libro vincitore dell’anno scorso: “Resistere non serve a niente” di Walter Siti.
Della “zona grigia” tra l’alta finanza e la criminalità se ne sente spesso parlare, ma sempre come se si trattasse di un qualcosa di oscuro e di intangibile. Siti, invece, ci offre un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso di famiglia povera, amante della matematica che si ritrova un po’ per caso, un po’ per rivalsa sociale, ad essere un broker della finanza, protagonista delle feste più in di Roma e Milano, frequentatore di amicizie mafiose.
Sembra esserci quasi un filo conduttore con la “Grande Bellezza” di Sorrentino, con queste feste mondane simbolo del declino italico, covo di tutto quello che non va nel Bel Paese.
Siti cerca di descrivere questo mondo caotico, senza ordine ne temporale ne morale, anche attraverso termini tratti dal lessico finanziario, che spiazzano un po’ il lettore che si sente quasi impotente di fronte ad una Finanza più o meno colpevole di decidere le sorti di milioni e milioni di persone.
Molto interessante la figura d i Morgan, mafioso internazionale laureato che interpreta la propria leadership come una missione. Molto lontano dallo stereotipo del “padrino” con la lupara, consapevole della propria importanza negli equilibri mondiali che fanno comodo anche alla politica.
Se sia o meno un libro da Premio Strega non ho le capacità culturali da esprimermi, sicuramente è un realistico ritratto di quello che è oggi il mondo economico e finanziario, e degli equilibri capaci di farlo ruotare in un verso o in un altro.