Dal 21 Luglio per i clienti Tim e Vodafone Avviso di Chiamata a pagamento. Come disattivarlo?
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Dal 21 Luglio per i clienti Tim e Vodafone Avviso di Chiamata a pagamento. Come disattivarlo?

Dal 21 Luglio i clienti Tim e Vodafone avranno una spiacevole sorpresa. Il caro vecchio avviso di chiamata, servizio fino ad oggi gratuito, diventerà a pagamento.

Si tratta di quelle opzioni ( LoSai, ChiamaOra, Recall e Chiamami ) che permettono di ricevere un sms, quando abbiamo il telefono spento e qualcuno ci chiama, quando il cellulare è occupato o non raggiungibile e pure il messaggio di testo che riceviamo quando torna ad essere disponibile un numero che precedentemente abbiamo chiamato, senza riuscire a contattarlo.

I clienti Vodafone pagheranno 6 centesimi al giorno per ogni giorno in cui si utilizza il servizio: chi usa il servizio tutti i giorni dunque, in un anno andrà a spendere 21,90 euro. Per quanto riguarda Tim, i servizi LoSai e ChiamaOra costeranno, per coloro che hanno una ricaricabile, 1,90 euro ogni quattro mesi. Per chi, invece, ha un abbonamento il servizio resterà gratuito fino al 6 settembre di quest’anno. A partire dal 7 settembre, chi vorrà utilizzare l’opzione dovrà pagare 0,96 euro con addebito bimestrale.

I gestori saranno comunque obbligati a segnalare il cambiamento (se non l’hanno già fatto) ai propri utenti tramite un sms, dando loro la possibilità di disattivare il servizio.

Come si fa a disattivarli?

Per quanto riguarda Tim è necessario chiamare (gratuitamente) il numero 40920 dedicato ai servizi TIM e seguire le informazioni della voce guida: entrambi i servizi si disattivano e si attivano contemporaneamente.

I servizi Recall e Chiamami di Vodafone, invece, possono essere disattivati tramite l’area Fai da te del sito Vodafone oppure scegliendo l’apposita opzione del numero gratuito 42070.

Secondo alcuni, questo cambiamento nelle tariffe e soprattutto l’introduzione di alcuni servizi a pagamento potrebbe essere la conseguenza dell’abbassamento delle tariffe roaming, per le quali è previsto un adeguamento in tutta Europa entro il 2015.