Ucraina, un aereo civile è stato abbattuto, ma nessuno è colpevole
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Ucraina, un aereo civile è stato abbattuto, ma nessuno è colpevole

Lo ha centrato un missile, disintegrandolo. A bordo c’erano quasi 300 persone, 298 per la precisione. Nessuno è sopravvissuto. E’ l’aereo della Malaysia Airlines, disintegratosi nei cieli ucraini in una calda giornata di luglio. Subito dopo il disastro è cominciato il vomitevole rimpallo delle responsabilità: Kiev accusa Mosca e i separatisti filorussi, Mosca gli ucraini. Mentre i burattini dell’Onu chiedono “un’indagine internazionale” che non restituirà certo la vita a 300 innocenti (di cui 80 bambini). Probabile che tutto finisca con qualche scusa, qualche milione di dollari riversato nei conti bancari della compagnia aerea e dei familiari delle vittime. E nessun colpevole ovviamente, piuttosto una “tragica fatalità”.

Sono due le cose che mi fanno vomitare di questa vicenda (per il momento). La prima. L’irrispettoso rimpallo delle responsabilità. Nessuno che abbia le palle di dire le cose come stanno. Nel cielo ucraino non sono morti pericolosi terroristi o serial killer della peggior specie, ma persone innocenti. Persone che se ne ne andavano in Malesia per lavoro, per le vacanze o per trovare magari i propri parenti. La loro unica colpa? Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.  L’abbattimento di un aereo CIVILE non dovrebbe mai accadere. Non è la prima volta. Scandaloso che continui ad accadere (siamo nel 2014, non nel 1940) e che oggi, in questo democraticissimo pianeta, nessuno se ne assuma la responsabilità. Una cattiva abitudine non solo italiana a quanto pare.

La seconda. Molti tromboni dei miglior giornali, giornalisti moralisti che scrivono il loro bel editoriale scrivendo come se fosse la verità in terra, già cominciano a dire che la colpa è del pilota e della compagnia aerea. Tanto per non far capire dove sta il capo e a chi hanno dato il loro culo. “Il pilota volava su una rotta pericolosa, ignorava la pericolosità della rotta” dicono. Eppure nessun aereo civile era stato abbattuto e i cieli ucraini erano tranquillamente aperti al traffico aereo. Nessuno poteva immaginare un fatto simile. E perchè la compagnia aerea avrebbe dovuto una rotta diversa? L’aereo partiva da Amsterdam ed era diretto in Malesia. Avrebbe dovuto girovagare per mezzo mondo? Come se per andare a Milano, partendo da Roma, si passasse da Bari. Semplicemente è stata scelta la rotta più diretta ed economica, come farebbe qualsiasi persona.

L’abbattimento dell’aereo dimostra il fallimento della comunità internazionale e dell’Onu, incapace di garantire la sicurezza dei voli aerei. Così come quella della politica di quell’eunuco (tradotto = senza palle) di Obama. Alle 17.30 il  presidente Usa parlerà alla tv. Chiederà indagini, dirà che è una cosa terribile e altre cazzate. Ma poi non farà un cazzo. Qualche sanzione in più ovviamente, sanzioni che non hanno permesso a qualcuno di impossessarsi di missili capaci di abbattere un aereo che volava a diverse migliaia di metri dal suolo.

Un aereo pieno di persone innocenti che forse non avranno mai giustizia. E questa è una cosa che fa vomitare.