Dovete ancora organizzare le vostre vacanze e siete alla ricerca di una meta interessante ma che non salassi il vostro conto in banca?
O magari state pensando di passare un periodo all’estero e avere un’idea del costo medio della vita potrebbe aiutarvi per far quadrare il vostro budget.
Una volta ci si doveva fidare dei racconti del cugggino dell’amico di un conoscente, ma grazie all’Internet c’è un servizio per questo. Anzi, mi voglio rovinare, ce ne sono tre!
Città, comp(a)rate
Non è difficile trovare delle percentuali che confrontino il costo della vita in varie città. Anzi, è il tipico “filler” estivo dei telegiornali. Quante volte avete sentito, magari mentre lavavate i piatti o sorseggiavate il caffè: “Il sondaggio dell’agenzia XY mostra che le città più care sono a, b e c mentre le più economiche sono x, y ed z”.
Estremamente interessante. Totalmente inutile.
O meglio. I numerelli-barra-percentuali ascritte con dovizia di centesimi dagli statistici sono interessanti, ma sapere che, in media, se vado a Parigi posso spendere l’X% in più di quanto spenderei, chessò, a Napoli, non mi dice molto. Che ci finisce in questa media? I “panieri di spesa” – che piacciono tanto agli economisti – tra un residente permanente, uno temporaneo e un turista sono incomparabili. Probabilmente quello del residente comprende anche mutui, iscrizioni e servizi locali e tasse. Spese che probabilmente non rientreranno nel budget di un residente temporaneo. Ancor meno comparabili sono le spese del turista che conta nel proprio “paniere” hotel, ristoranti e attrazioni.
Le medie aggregate, in questo caso, aiutano poco.
In compenso esistono 3 siti web che, oltre a fornire un confronto percentuale tra le città del mondo, permettono di “aprire” queste medie per farsi un’idea del costo, e.g., di un birra, di un pranzo in centro, di un litro di latte, etc.
Expatistan
Il più semplice ed immediato dei tre, Expatistan è un servizio “crowdsourced”. Crowd…ché?
Crowdsourced vuole dire – a spanne – “generato dagli utenti”. I dati su cui Expatistan fa affidamento sono inseriti dalla stessa comunità di utilizzatori. Un po’ come chiedere a qualche migliaio di cugggini di amici di conoscenti :)
Tra le categorie considerate ci sono cibo, alloggi, vestiario, trasporti, servizi medici e intrattenimento. Per chi si diverte a fare i “conti della serva”, non c’è che da cliccare sulla categoria che interessa e sommare tra loro le spese previste.
In più Expatistan permette di mettere a confronto due città, ottenendo a lato il rapporto percentuale tra un taglio di capelli a Milano e uno a New York o il costo del detergente per la biancheria di Madrid rispetto a quello costosissimo di Copenaghen.
Numbeo
Per molti aspetti simile a Expatistan, anche Numbeo utilizza il crowdsourcing per collezionare i dati economici sulle città del proprio database.
Ciò che distingue Numbeo è che, oltre a considerare e comparare il costo di vari prodotti e servizi, riporta altri dati interessanti come indici di traffico, qualità della vita, percentuale di criminalità e livelli di inquinamento. I dati delle città vengono inoltre confrontati con quelli della nazione di appartenenza, fattore che aiuta a capire come la città si collochi all’interno del più vasto quadro nazionale (e internazionale).
Humuch
Dei tre, Humuch è il servizio con più particolari. Anch’esso crowdsourced – per accedere è richiesto il login tramite un account Google o Facebook. Addirittura permette di confrontare il costo della vita nei quartieri delle città considerate. Del resto la comparazione ha senso, considerando quanto il costo della vita in centro città differisca da quello nei sobborghi.
Il problema è che questa granularità richiede una quantità di dati ancor più grande rispetto a Expatistan e Numbeo e per ora buona parte dei sobborghi risulta senza dati, rendendo, di fatto, la comparazione tra essi impossibile. Fortunatamente il sito mette a disposizione una funzione con cui l’utente può richiedere al sito il prezzo di un bene in una particolare zona.
Scegliete il servizio che preferite, fate i vostri conti, preparate le valigie e … buon viaggio!