Tornati al punto di partenza](/2014/09/10/come-visitare-e-cosa-vedere-in-belgio-e-lussemburgo-in-6-giorni-ii-parte.html), è ora di affrontare le mete dei prossimi giorni. Si parte con Bruges.
4° giorno
Preso il treno da Bruxelles, la visita odierna è Bruges, la “venezia del Nord”. La città si raggiunge comodamente in 40 minuti. Una volta arrivati, la prima tappa è lo splendido Markt, la grande, rettangolare piazza del Mercato. Sulla piazza, una delle più belle di tutto il Belgio, si erge maestoso, sul palazzo del Mercato, il belfort, alto 83 metri. L’edificio ospita una ricca collezione di opere di Salvador Dalì. La piazza è da gustare in ogni suo particolare: al centro il monumento a Jan De Breydel e a Pieter De Coninck; ai lati deliziosi edifici ornati da graziosi frontoni triangolari, uno diverso dall’altro; sul lato est il Landhuis, palazzo della Provincia eretto in stile neogotico nel 1887-1921. A pochi passi dal Markt si torva un’altra piccola piazza, il Burg. Anche qui alcuni palazzi degni di nota: il settecentesco_ Palazzo di Giustizia_, l’antica Cancelleria del Franc e, a fianco, il_ vecchio municipio_, capolavoro gotico eretto nel 1376-1420. Accanto al municipio un’altra chicca: la_ basilica del SS. Sangue_, composta di due chiese sovrapposte.
Sempre in centro storico, da segnalare la_ Cattedrale di San Salvatore_ e la chiesa gotica di Nostra Signora. L’edificio ospita la celebre Madonna col bambino, superbo gruppo marmoreo eseguito da Michelangelo nel 1504. L’opera è menzionata nel film: Monument’s Men. Trafugata dai nazisti, la scultura venne restituita dagli alleati alle autorità belghe dopo la fine della guerra. La visita a Bruges non può dirsi finita a meno di un giro lungo i suoi canali e i suo laghi, percorribili anche in battello. Tra i più famosi, spicca, a sud, il Minnerwater o “lago d’amore”. Poco distante, vi è infine il Begijnhof, un complesso architettonico costruito nel 1200 che oggi ospita monache benedettine.
Visitata Bruges, è ora di andare in spiaggia. Il Belgio, infatti, oltre che essere ricco di prati, boschi e pascoli, è anche bagnato dal mare, il mare del Nord. Tornati alla stazione dei treni, la meta balneare più vicina è la città di Ostenda. Qui è consigliatissimo fare una passeggiata lungo l’Albert ler Promenade, la lunga passeggiata a mare che corre sulla diga costruita dopo la seconda guerra mondiale. La passeggiata rende l’idea di come è vissuta la spiaggia nei paesi del nord dell’Europa: nessuna lunga fila di ombrelloni, nè un bagno dopo l’altro. Solo piccole cassette bianche. Lungo la vicina Vissers Kaai, è poi possibile gustare pesce e lumache. Il cibo viene venduto in chioschi lungo la strada ed è uno dei prodotti più caratteristici della città. Attenzione solo ai gabbiani: appostati come falchi a ogni angolo attendono solo la caduta di un gamberetto.
5° giorno
Tornati a Bruxelles, la meta successiva è Anversa. Oltre a essere uno dei porti più importanti d’Europa, la città è famosa per essere un punto di riferimento, in tutto il mondo, per i diamanti. Basti pensare che l’80% dei diamanti grezzi del pianeta e il 50% di quelli tagliati sono quotati e negoziati nella città belga. E’ perciò obbligatoria una visita al quartiere dei diamanti e al Diamondland, il più grande showroom di Anversa. La visita è gratuita e i visitatori, in compagnia di una guida, potranno assistere alla lavorazione e al montaggio dei diamanti.
Lasciato il quartiere che “brilla”, è ora di puntare al centro storico e alla Grote Markt, la piazza principale. Il lato ovest del piazzale è occupato dal maestoso Stadhuis, palazzo rinascimentale eretto tra il 1561 e il 1565. Come a Bruges, sulla piazza svettano diverse case cinquecentesche, ognuna con il proprio frontone triangolare. Poco distante dalla Grote Markt, si apre la Handschoenmarkt, o “mercato dei guanti”. La piccola piazzetta è dominata dalla facciata della cattedrale di Nostra Signora. L’ingresso al luogo di culto costa sei euro ma nell’edificio sono custoditi inestimabili capolavori di Rubens e altri pittori fiamminghi. Per chi ne vuole sapere di più sulla pittura fiamminga, è consigliato anche un passaggio al Museo Reale di Belle Arti, situato nei quartieri meridionali della città.
Visitata la cattedrale, è ora di passare al quartiere portuale, sede del nuovissimo Mas-Museum aan de Stroom. L’edificio conta diversi piani collegati tra loro da un percorso a spirale lungo una serie di scale mobili: a ogni piano si ha una diversa prospettiva della città, visibile attraverso le vetrate ondulare, finchè non si giunge alla terrazza panoramica da cui si gode una spettacolare vista a 360 gradi sull’intera Anversa. Abbandonato il quartiere portuale, l’ultima zona della città belga da vedere è dedicata all’alta moda con negozi di lusso e gallerie. Si tratta del “Fashion District”. In questo caso le strade da segnare sulla mappa sono la Nationalestraat, la Shuttershofstraat e la Kammenstraat.
Ultimato il giro per Anversa, si ritorna a Bruxelles. Il nostro viaggio è ormai agli sgoccioli e la capitale sarà la nostra ultima tappa prima del ritorno in patria. Per scoprirla, vi attendo nella quarta e ultima parte della guida.