Mozart in the Jungle
Prodotta da Amazon Original Series, Mozart in the Jungle riesce nel difficile compito di mescolare musica classica e commedia in un mix leggero e frizzante. Hear the Hair!
Mozart in the Jungle
Tratto dall’omonimo libro “Mozart in the Jungle: Sesso, Droga e Musica Classica” la serie, di 10 episodi di 30 minuti l’uno e disponibile su Amazon Prime, esplora il mondo sommerso della musica sinfonica di New York. Al di là delle performances e dei riflettori spenti, dove sudore, sesso e la vita dei grandi musicisti si mescola alla sua Storia.
Protagonisti della serie, la giovane oboista Harley (Lola Kirke) e l’enfant prodige Rodrigo De Souza (Gael Garcia Bernal) che, da solo, vale la visione dell’episodio pilota. A completare il cast Thomas (Malcolm McDowell, l’Alex di Arancia Meccanica), ex-direttore della Filarmonica di New York e la “sessissima” Cythia (Saffron Burrows), violoncellista della stessa Filarmonica.
Il pilota della serie inizia con l’ultimo concerto del prossimo ex-Maestro della Filarmonica che passa la bacchetta al nuovo arrivato, l’appena trentenne Rodrigo De Souza. La personalità (e l’ego) di Rodrigo farà subito scintille con quella dell’altra “Prima Donna” Thomas, soprattutto dopo le shoccanti affermazioni riguardo la volontà di Rodrigo di “rinnovare” (leggi, licenziare) un po’ di “vecchi tromboni” dell’orchestra per portare nuova linfa alla Filarmonica. È qui che la storia di Rodrigo s’intreccia con quella di Harley, oboista arrivata da poco a New York e in cerca di una posizione fissa. Far parte della Filarmonica rappresenta per Harley un sogno che si avvera ma conquistare l’agognato posto nell’orchestra richiederà tanta dedizione, sudore e coraggio.
Benché Rodrigo e Harley siano i protagonisti, la serie gode di un ampio respiro e si prendere, con coscienza e facoltà, il tempo di focalizzare la vita dei membri della Filarmonica ed il rapporto tra loro e il nuovo Maestro. Sesso e droga ci sono, ma non sono mai il perno della storia e più che altro offrono lo spunto per veloci e divertenti gag. Ultimo ma non meno importante membro del cast: la musica classica, in tutta la sua vibrante potenza ed epicità.
Qualcuno potrebbe dire che Amazon ha proposto la serie anche per incrementare le proprie vendite in un settore notoriamente piatto come quello della musica classica, ma direi che una riposta appropriata potrebbe essere un bel “chi se ne frega?”.
Cioè, c’è una serie televisiva che ad ogni puntata getta secchiate di Cultura (C maiuscola) in faccia al pubblico, avvicinandolo alla musica classica in modo leggero e divertente. A chi importa se Amazon lo fa per un secondo fine, ben vengano secondi fini di questo tipo.
Personalmente ho accolto con grande interesse questa serie quando ne ho visto il trailer e non ho potuto evitare di “sciropparmela” tutta di un fiato, rimanendo senza parole davanti alle performance – pur sempre fittizie, ma verosimili – su schermo, imparando qua e là qualcosa che non sapevo sulla musica classica.
C’è pure la violoncellista sessi! Che si può volere di più?
Ovvio, la seconda stagione :)