Il partito vincitore delle elezioni greche è Syriza e il suo leader, Alexis Tsipras, è il nuovo premier della Grecia. A spoglio concluso, non vi è più alcun dubbio su chi abbia vinto la tornata elettorale. Rimane un unico neo nella vittoria: Syriza si è fermata a 149 seggi, due in meno di quelli necessari per ottenere la maggioranza assoluta in parlamento. Per poter governare da soli Tsipras avrebbe dovuto raggiungere 151 seggi, ossia il 50% più uno dei trecento posti disponibili.
Il che ha reso necessario trovare un alleato. Syriza ha perciò stretto un accordo di governo con il leader del partito nazionalista dei greci indipendenti (Amel), Panos Kammenos. Un’intesa tra due schieramenti politicamente agli antipodi, ma accomunati da un’analoga pulsione contro l’austerità imposta dall’Ue. In Parlamento Amel può contare su 13 seggi. Il partito centrista To potami, forte di 17 seggi, si è detto invece disponibile a un appoggio esterno.
Questo il riepilogo del nuovo parlamento greco: Syriza ha ottenuto il 36,3% di voti, pari a 149 seggi; il partito conservatore Nea Dimokratia, guidato dal premier uscente Antonis Samaras, si è fermato al 27,8% con 76 seggi a disposizione; terza forza i neonazisti di Alba Dorata con il 6,3% pari a 17 seggi. Lo stesso numero di deputati spetta alla formazione di centrosinistra To Potami, che si è attestata al 6%. Seguono il partito comunista Kke con il 5,5% (15 seggi); i greci indipendenti di Anel con il 4,7% (13 seggi) e i socialisti di Pasok sempre con il 4,7%. L’affluenza è stata del 63,87%, in sostanza quasi 4 greci su 10 hanno preferito rimanere a casa.
All’indomani del voto, i mercati europei non hanno subito grossi scossoni, il che getta forti sospetti sulle reali intenzioni del nuovo premier greco. Dalla Germania i falchi non si sono fatti però attendere: alla Grecia è stato chiesto di mantenere gli impegni presi. Il governo tedesco ha detto comunque di essere aperto a un possibile nuovo prolungamento delle scadenze legate ai programmi di aiuto concordati.
La domanda adesso è questa: cosa farà realmente Tsipras? Molti non si attendono nulla dal premier greco e l’austerità in Grecia non sarebbe in discussione. Nel paese greco non cambierebbe niente e il premier dall’Europa non otterrebbe altro che qualche sconto sul debito di facciata. In sostanza Tsipras sarebbe un ipocrita imbroglione che ha preso in giro il suo stesso popolo. Riuscirà a dimostrare il contrario?