The Man in The High Castle
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The Man in The High Castle

Vi piace la fantastoria? Fanta-che? Si dai, tipo “cosa sarebbe successo se invece del D-day e delle bombe sul Giappone l’America avesse rifiutato di andare in soccorso degli alleati europei?” (Qualcuno ha detto Wolfenstein A New Order?)

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Philip K. Dick, papà di Blade Runner, Atto di Forza, Minority Report, A Scanner Darkly e Next, se l’è chiesto e se ne è venuto fuori nel 1962 con “The Man in The High Castle” che, l’anno dopo, gli valse il premio Hugo per il miglior romanzo fantascientifico.

A più 50 anni di distanza dall’uscita del libro, Amazon Original Series ha recentemente prodotto il pilota dell’omonima serie televisiva che attinge a piene mani dall’universo alternativo inventato dal Dick.

Ambientata nel 1962, tramite accenni, filmati e racconti dei testimoni, viene raccontato come l’America abbia perso la Seconda Guerra Mondiale, permettendo alla Germania di annettere gli Stati Uniti orientali al Reich mentre i giapponesi a ovest controllano gli “Stati Americani del Pacifico”. (E l’Italia? Noi facciamo una figura un po’ meschina e bon).

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Benché sia ad est che a ovest le truppe controllino gli occupati con grande dispiegamento di mezzi e propaganda (polizia, cartelloni, programmi televisivi), un gruppo di ribelli, di cui i protagonisti della serie fanno parte, si muovono nell’ombra per combattere gli invasori.

Pilota

Gli Amazon Studios sembrano veramente intenzionati a realizzare uno dei sogni bagnati di almeno due generazioni di nerd.

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Il pilota della serie, disponibile sulla piattaforma on-demand di Amazon, ha saputo raccogliere pareri positivi da parte di critica e pubblico.

La qualità del pilota è ad altissimi livelli sia per fotografia, montaggio e musiche. Personalmente ho amato l’ambientazione e i personaggi secondari, anche se la storia dei due protagonisti ha faticato a prendermi. Probabilmente avranno bisogno di un po’ di rodaggio per ingranare il giusto ritmo. “Giovani protagonisti crescono” a parte, la serie promette bene, contando tra i produttori Ridley Scott, grande fan di Philip K. Dick e regista di Blade Runner. Nel pilot sono compresi anche alcuni easter egg (e.g., l’uso degli I Ching – fonte di ispirazione dello stesso Dick) e scene da brivido (la cenere!).

Per ora non si hanno nuove sul futuro della serie televisiva, che per procedere alla produzione di tutta la stagione dovrà essere selezionata da Amazon tra un’altra dozzina di titoli.

Dita incrociate.