Al boxoffice il film della Universal Cinquanta Sfumature di Grigio, tratto dall’omonimo libro della scrittrice inglese E.L. James, non ha deluso.
Per chi invece aveva letto il libro il film aggiunge poco, anzi toglie, e non parlo solo delle scene di sesso che nel lungometraggio sono state a tratti tagliate o ridimensionate.
Non me ne vogliano i/le fans, ma la storia (sia nel film che nel libro) è banale, è la classica storia d’amore che vedi gli opposti attrarsi condita da scene di sesso.
Quel qualcosa in più, che anima le pagine stampate rispetto alla trasposizione cinematografica, lo troviamo in quella lotta interiore che anima i personaggi nel romanzo di E.L. James.
Nel film viene solo toccata l’introspezione di Ana tra mille dubbi, paure in questo conflitto interno tra amore romantico e ricerca del piacere e non viene messo in risalto l’aspetto più importante di Christian Grey ovvero la sua mania del possesso.
E’ stato quindi preferito avere più spettatori piuttosto che essere fedeli all’opera, raccontando un amore erotico con il limite di doverlo fare senza che il divieto ai minori fosse tanto alto.
Ora non ci resta che aspettare il sequel per capire se si seguirà la stessa via o si oserà di più per spiazzare ulteriormente gli spettatori. Continuerà quindi il violentissimo braccio di ferro tra la scrittrice e la regista Sam Taylor-Wood con la prima che vorrebbe scene più hard, mentre Taylor-Wood sarebbe per continuare con in approccio più soft.