Grecia, stop al massimo campionato
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Grecia, stop al massimo campionato

In Grecia, stop a tempo indeterminato alla Super League, il campionato di prima divisione del Paese. La decisione arriva direttamente dal nuovo governo di Alexis Tspiras ed è motivata da ragioni di sicurezza, non economiche. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è accaduta durante l’ultimo turno di campionato, con le tensioni che si sono generate in due derby, tra Panathinaikos e Olympiakos e tra Larissa e Olympiakos Volou.

Le immagini lasciano spazio a pochi dubbi: fumogeni, invasioni di campo e disordini. E ‘stato il viceministro dello sport Stavros Kontonis a chiedere ai principali organi del calcio greco di sospendere tutte le attività fino a quando non ci saranno impegni specifici da parte di tutte le parti coinvolte nella lotta contro la violenza e un nuovo quadro legislativo. Kontonis ha incontrato questa mattina il primo ministro Alexis Tsipras che approvato la decisione fino a nuovo ordine.

Quando rimarrà sospeso il campionato? Settimane o mesi, molto dipenderà dagli sforzi che faranno le parti in causa per riportare ordine e sicurezza negli stadi. Data la difficile situazione economica del paese, però, i tempi potrebbero allungarsi.

E’ comunque da applaudire la coraggiosa decisione del governo greco, che di fronte alla violenza degli ultrà non ha abbassato la testa. Anzi. Una decisione che anche gli organi istituzionali italiani dovrebbero imitare, soprattutto quando si verificano gravi episodi di violenza. Da un pò non ci scappa il morto, ma forse è solo questione di tempo. Il problema è che gli interessi economici del nostro paese attorno al sistema calcio renderanno una tale decisione probabilmente impossibile. E allora quei coglionazzi che andranno allo stadio per urlare, picchiarsi e fare danni avranno sempre vita facile.