Se il caldo, secondo la maggior parte dei meteorologi, ci saluterà con Settembre nei mercati l’autunno sarà ancora più rovente.
Fissatevi queste date:
16-17 Settembre: Usa
La Federal Reserve guidata da Janet Yellen deciderà se alzare i tassi dopo nove lunghi anni. Molti economisti sostengono che visti i recenti shock cinesi rimanderà ancora, ma non tutti sono concordi.
20 Settembre: Grecia
Siamo alla sesta elezione in otto anni per il paese ellenico. La vittoria di Tsipras non pare in discussione, ma il consenso dentro e fuori il suo partito Syriza è in picchiata, inevitabile sarà un gioco a scacchi con le alleanze.
4 Ottobre : Portogallo
L’unico paese che sembra aver colto qualche frutto dal modello “Troika”, andrà alle elezioni. Qui non si sono però sviluppate nuove forze politiche fortemente scettiche verso le politiche europee, tuttavia il mal contento popolare è alto.
25 Ottobre : Polonia
La Polonia è l’unico paese a non aver conosciuto nemmeno un trimestre di recessione dal 2008. L’avanzata degli euroscettici, capeggiati dal partito nazionalpopulista Diritto e Giustizia (PiS) e dal suo leader Andrzej Duda, rischia infatti di spingere la Polonia nelle braccia della Russia allontnandola dall’UE.
25 Ottobre : Argentina
Le recenti elezioni primarie in Argentina, hanno registrato la vittoria di misura del candidato filo-governativo Daniel Scioli, ma alle presidenziali di ottobre potrebbe trionfare l’opposizione ponendo fine all’era di Christina Fernandez de Kirchner. La partita riguarda anche circa 400 mila risparmiatori italiani possessori di bond ristrutturati argentini.
1 Novembre: Turchia
Per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan le elezioni dello scorso giugno sono state un mezzo disastro. Quindi la decisione di tornare quanto prima alle urne. Una campagna elettorale che si svolgerà in un clima ad altissima tensione. Inoltre anche l’economia sembra vacillare, quest’anno la lira turca ha perso nei confronti del dollaro circa il 20%.
Dicembre: Spagna
Le elezioni spagnole saranno l’appuntamento chiave della politica europea.
I sondaggi danno il partito del premier Mariano Rajoy intorno al 27%. I socialisti del Psoe si collocherebbero intorno al 22%. La vera incognita è data dagli euroscettici di Podemos dati intorno al 16% dei consensi ma in passato si sono avvicinati anche alla soglia del 30%.
Brasile
La possibilità di elezioni anticipate diventa ogni giorno più concreta. Lo scandalo Petrobras, le difficoltà dell’economia strettamente legata alla Cina e con il real brasiliano che ha perso un 20% sul dollaro, hanno fatto crollare il gradimento della presidente Dilma Rousseff sotto il 10%.