Da oggi non è più obbligatorio esporre il contrassegno dell’assicurazione auto sul parabrezza del proprio mezzo. Da oggi…
… tutto digitale!
I motivi del (era ora) passaggio dal vetusto talloncino assicurativo in bella mostra al digitale sono molteplici, ma il principale riguarda la facilità con cui i falsari riuscivano a spacciare copie contraffatte per vere — dalle stime Ania nel 2014 erano 4 milioni (oltre l’8%) i veicoli italiani senza copertura assicurativa.
Col passaggio al digitale, ribattezzato Targa System, l’automobilista non necessita più di esporre il contrassegno ma deve comunque avere con sé (tipicamente conservato insieme al libretto di circolazione) il certificato di assicurazione.
Al contrario, da oggi i controlli fatti dalla polizia necessiteranno della sola targa del veicolo per verificare la copertura assicurativa. Attualmente è anche al vaglio una norma per autorizzare i dispositivi di rilevamento a distanza (autovelox, tutor, telecamere ZTL, etc.) ad effettuare gli stessi controlli, in maniera automatizzata.
La sanzione, invece, rimane la stessa: in caso di assicurazione scaduta il proprietario del mezzo deve pagare 841€ e il veicolo viene sequestrato.
Va notato che oltre alle assicurazioni scadute, il Targa System rileva la mancata revisione (che corrisponde ad una sanzione da 155€ a 624€ e al blocco del mezzo) o la guida di auto sottoposte a sequestro (corrispondente a 1998€ e sospensione della patente).
Ultimo, ma non meno importante, in caso di incidente, per lo scambio dei dati fa fede l’informazione che si trova sul certificato di assicurazione, anche se al momento stanno arrivando nuove applicazioni per cellulari e tablet per il controllo RCA. Tramite queste applicazioni l’utente può controllare la copertura assicurativa di qualsiasi mezzo (moto e auto). Targa System è infatti pubblico, gratuito e perciò accessibile a tutti.